31 Ottobre 2014, 18:15
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ROMA – La presidente della Camera Laura Boldrini ha inviato ai componenti dell’ufficio di presidenza della Camera, che dovrà occuparsi nei prossimi giorni della questione dei vitalizi degli ex parlamentari condannati in via definitiva, la documentazione relativa alla revoca del vitalizio dell’ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro, su cui ha dato parere favorevole l’Avvocatura dello Stato. Questo il testo della lettera di Boldrini: “Gentile collega, il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, con una sua nota, mi ha inviato un parere reso dall’Avvocatura Generale dello Stato sul regime dell’assegno vitalizio di un ex deputato regionale condannato in via definitiva alla pena di sette anni di reclusione, con conseguente applicazione della pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici ai sensi dell’articolo 29 del Codice penale. Poiché, come Ti è noto, ho già sottoposto tale materia all’attenzione dell’Ufficio di Presidenza nelle riunioni del 19 giugno e 8 ottobre 2014 e in questo senso i deputati Questori stanno svolgendo un’istruttoria al riguardo, raccordandosi con i Questori del Senato, ritengo opportuno ed utile trasmetterTi la suddetta documentazione”.
L’intervento della Boldrini è stato sollecitato dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone con una lettera inviata a Boldrini e a Piero Grasso, ritenendo che “quello affermato dall’Avvocatura dello Stato sia un principio di carattere generale che non potrà non trovare applicazione anche nei confronti dei deputati e dei senatori del Parlamento della Repubblica”.
Ardizzone scrive che “la vicenda che ha riguardato l’onorevole Salvatore Cuffaro, già presidente della Regione siciliana e deputato di questa Assemblea, condannato in via definitiva alla pena complessiva di anni sette di reclusione per due distinte fattispecie di reato, ha avuto riflessi di natura amministrativa relativamente alla sospensione dell’assegno vitalizio allo stesso spettante in quanto deputato regionale cessato dal mandato”. Il presidente dell’Ars dunque ricorda che “l’Assemblea ha sospeso in via cautelare il vitalizio spettante all’onorevole Cuffaro e ha richiesto parere all’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo in ordine alla necessità di tale sospensione”. L’Avvocatura distrettuale ha poi rimesso la questione all’Avvocatura generale dello Stato, secondo cui “la perdita dell’assegno vitalizio a favore del deputato regionale condannato in via definitiva ad una pena superiore ai 5 anni trova immediato fondamento negli articoli 28, 2° comma, n.5 e 29 c.p. rappresentando l’effetto automatico ex lege della pena accessoria dell’interdizione in perpetuo dai pubblici comminata in sede penale”. “A seguito di tale parere – scrive Ardizzone – sono state avviate le procedure per l’adozione del provvedimento con cui Cuffaro viene privato del diritto di percepire il vitalizio, nonché una ricognizione per verificare se altri, tra gli ex deputati regionali titolari di vitalizio, si trovino in situazioni che possano determinare effetti analoghi”.
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31 Ottobre 2014, 18:15