17 Febbraio 2013, 11:09
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CATANIA. Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Rocco Chinnici sono solo alcuni dei nomi delle vittime della mafia – o per meglio dire eroi della giustizia che hanno dato la loro vita nella lotta alla criminalità organizzata e alla mafia – i cui volti sono stati sapientemente raffigurati nei dipinti realizzati dal pittore messinese Enzo Salanitro: “Questa mostra è anche un messaggio rivolto ai giovani perché si radichi in loro sempre più saldamente la cultura dell’antimafia, ma rappresenta anche la mia personale crisi politica dovuta all’attraversamento di un periodo così difficile. Oggi, fortunatamente, c’è una nuova presa di coscienza da parte di tutti di fronte a questi temi. Personalmente, guardo a questi eroi della mafia come se fossero dei Santi che hanno pagato con la vita il loro impegno nel contrastarla. Tra le varie tele esposte – continua Salanitro – ne è presente anche una bianca, la cui interpretazione è libera e lasciata all’interlocutore, ma per quello mi riguarda vuole simboleggiare la parola fine alle stragi di mafia. Il Movimento 5 Stelle è stato l’unico partito ad appoggiare questa mia iniziativa. I nostri obiettivi si sono ideologicamente uniti e così è nata questa mostra-dibattito sul tema Mafia-Antimafia.
A moderare il dibattito, a cui faceva sfondo la mostra pittorica, Gianni Coppola attivista a Catania per il Movimento 5 Stelle, il quale ha spiegato ai microfoni di LiveSiciliaCatania: “Attraverso questa mostra dibattito vogliamo ribadire il nostro NO alla mafia. Il nostro impegno per debellarla è totale in questo senso. La mafia ha sempre trovato utilità e giovamento nel territorio, quindi, crediamo sia necessario innanzitutto privarla degli strumenti di cui dispone all’interno del territorio stesso, quali economici e sociali come l’estorsione, il traffico di droghe, il controllo del voto e il dominio nella mediazione e nell’arbitraggio che esercita in certi quartieri. Quindi – a nostro avviso – si deve sgonfiare la mafia privandola della sua credibilità. In occasione di questa mostra dibattito – conclude Coppola – procederemo con una raccolta firme per intitolare una via qui a Catania al magistrato Rocco Chinnici, il quale affermava che fino a quando la mafia avrà validi appoggi e contatti nella politica sarà solo parzialmente vinta, quindi, è da lì che il cambiamento deve avvenire in primo luogo.
A presenziare alla mostra dibattito anche l’avvocato Mario Giarrusso referente in Sicilia per la “Fondazione Caponnetto in Sicilia”: “I volti raffigurati in questa mostra non sono vittime ma eroi. Noi siamo qui perché è giusto continuare quello che loro avevano iniziato. È fondamentale per tutti non dimenticare, perché un popolo senza memoria è un popolo di schiavi e noi non lo saremo mai”.
Tra gli altri relatori che hanno preso parte al dibattito: Giovanni Santonocito attivista dell’Associazione Antiracket nonché imprenditore ex vittima di racket che ha avuto il coraggio di denunciare e ribellarsi, l’imprenditrice Ornella Bertorotta ed il fisico Tommaso Currò, entrambi esponenti del Movimento 5 Stelle.
La mostra dibattito pittorica proseguirà fino al 19 febbraio
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17 Febbraio 2013, 11:09