03 Dicembre 2011, 12:56
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L’emergenza attacco c’è, ma lui non si preoccupa, prende nota e va avanti. Miccoli, Hernandez, Zahavi e Mantovani out: assenze che pesano, soprattutto per quanto concerne il reparto offensivo. Devis Mangia, però, tira una riga e va avanti; domani per la gara del Tardini contro il Parma convoca anche un Primavera, Bollino, e spera ovviamente in un’inversione di rotta: “Le trasferte con il giusto atteggiamento sono tutte abbordabili con quello sbagliato nessuna partita è affrontabile sia in casa che in trasferta – dice Mangia in sala stampa -. Più che la qualità del diretto avversario, è giusto considerare il momento nel quale si affrontano le squadre e anche in questo caso non siamo stati troppo fortunati, visto che il Parma viene da due sconfitte. Noi comunque non dobbiamo pensare a questi aspetti, abbiamo lavorato bene come tutte le settimane, anche se fa specie vedere il modo in cui abbiamo raccolto i nostri punti in questa prima parte della stagione. Giochiamo in dieci? No, e allora non sono preoccupato. Chiaramente mi dispiace per le assenze dei miei giocatori, anche sotto il profilo umano, ma sono convinto di poter mettere in campo sempre una squadra valida. Noi andremo a giocarcela. Bollino è un ragazzo della Primavera che ha lavorato con me nella prima parte della stagione, così ho deciso di convocarlo. Avevo detto ai ragazzi della Primavera che non li avrei mai portati in Prima squadra per tappare buchi. Lui sta lavorando bene, come tanti altri suoi compagni, e nella sfortuna dei giocatori della prima squadra, ha avuto la fortuna di esser convocato. La formazione? Pinilla più dieci”.
Durante la seduta di rifinitura di questa mattina, il tecnico milanese ha provato l’undici anti-Parma che dovrebbe essere composto da Benussi tra i pali; difesa a quattro con Pisano, Silvestre, Migliaccio e Balzaretti; Barreto, Acquah e Bacinovic; Lores e Ilicic alle spalle di Pinilla: “Parma? E’ una signora squadra con valori e giocatori importanti, che vanta un gioco chiaro. Noi andremo lì con il massimo rispetto, cercando di mettere in campo tutte le armi a nostra disposizione”. Infine Mangia parla ancora di Zamparini: “Io ritengo che un allenatore deve fare sempre di testa sua nelle scelte da prendere, tenendo sempre in considerazioni gli obiettivi del club per il quale lavora, sia dal punto di vista sportivo che da quello aziendale. Credo siano degli aspetti che debbano far parte di un allenatore a questi livelli”. Sul tabù trasferta si esprime anche Zamparini: “Speriamo bene. E’ vero che fuori abbiamo affrontato finora le squadre migliori mentre in casa, Inter a parte, delle formazioni di seconda linea ma c’è un problema anche di atteggiamento della squadra, che in trasferta gioca un po’ troppo lunga e manca ancora di personalità. Ma siamo una squadra nuova, un cantiere aperto, un po’ come la Roma anche se come qualità siamo un po’ sotto i giallorossi”.
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03 Dicembre 2011, 12:56