27 Giugno 2018, 05:12
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CATANIA – Un’odissea che neanche Ulisse. Un disservizio che è costato oltre i disagi, fatica e denaro sonante. È stata una brutta disavventura quella capitata a un cittadino catanese, che lo scorso 24 giugno avrebbe voluto rientrare a Catania da Treviso, dove era con la famiglia. Ma non c’è riuscito. Non solo il volo che aveva prenotato con Ryanair non è partito, ma l’uomo non è stato nemmeno riprotetto su altro volo, né ha voluto prendere l’autobus messo a disposizione dalla compagnia aerea per fare ritorno a Catania.
L’uomo è rientrato esattamente 24 ore dopo la data in cui avrebbe dovuto fare rientro. Pagando nuovi biglietti aerei da Venezia, sborsando ben 400 euro oltre il costo già sostenuto. Ma non accetta il trattamento subito e denuncia tutto in una lettera nella quale racconta l’incredibile disavventura.
“Volevo mettere a conoscenza la vostra redazione, degli enormi disagi subiti dai passeggeri del volo Ryan Air Treviso Catania del 24 /06/2018, delle ore 21.45, dapprima segnalato con due ore di ritardo, e poi cancellato. Dalla compagnia è arrivato solamente un sms di scuse per la cancellazione- scrive. Dal sito Flightradar24 mi sono accorto che alle 23.30 circa il colo Catania Treviso è atterrato a Venezia, ed abbiamo poi saputo che è rientrato senza passeggeri per Catania”.
Dunque, il volo che avrebbe dovuto riportare i passeggeri a casa da Treviso è atterrato a Venezia. I passeggeri sono rimasti all’interno dello scalo, che però a mezzanotte ha chiuso. Sono dunque stati ospitati, a spese della compagnia aerea, in alcuni alberghi vicini l’aeroporto.
L’uomo racconta di “Scene di disperazione tra gli oltre 100 passeggeri, tra cui anziani e bambini piccoli. Il personale dell’aeroporto, suo malgrado ha a stento contenuto la rabbia di tanti, soprattutto alla notizia che non vi erano posti nei voli dei giorni seguenti. Molti passeggeri hanno quindi acquistato on line biglietti con altre compagnie a prezzi elevatissimi. Ci hanno sistemati in vari alberghi nei pressi dell’aeroporto, giungendovi oltre le due di notte”.
Il ritorno a casa 24 ore dopo. “Solo l’indomani mattina, abbiamo poi saputo che ad una ventina di passeggeri hanno offerto il trasporto in autobus fino a Catania (oltre venti ore di viaggio, soluzione peraltro assurda). E’ impensabile che una compagnia aerea possa causare tanto disagio, e possa abbandonare centinaia di passeggeri, senza un valido motivo e senza proporre valide soluzioni alternative. Sarebbero necessarie sanzioni adeguate da parte delle autorità competenti”
Il catanese, viaggiava con la moglie e con il figlio di 10 anni. “Sono arrivato a Catania il giorno seguente alle ore 21.30 – conclude – acquistano al costo di 414 euro tre biglietti con la compagnia Easy Jet. Non so se mai mi rimborseranno il disagio ed il danno economico patiti”.
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27 Giugno 2018, 05:12