30 Novembre 2018, 11:17
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PALERMO – L’imprenditrice Elena Ferraro si dimette dalla carica di consigliere di amministrazione dell’Airgest spa, due ore prima della visita del presidente della Regione Nello Musumeci allo scalo trapanese.
La Ferraro era stata fortemente voluta dal governatore nel cda della società che gestisce l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. Le sue dimissioni giungono a sorpresa. “Macchina burocratica regionale inefficiente e inefficace che ha azzerato il rapporto di fiducia con l’ente Regione. Un rapporto creato in nove mesi di lavoro svolto con totale dedizione e spirito di servizio nell’esclusivo interesse del territorio”. Queste le parole di Ferraro a commento delle sue dimissioni, riportate in una nota stampa.
A quanto apprende Livesicilia, la Regione dopo avere incaricato Ferraro a marzo ha mandato una nota in questi giorni in cui si comunica che si è appurato che mancavano i requisiti soggettivi per la nomina per la quale erano richiesti cinque anni di esperienza in società pubbliche o assimilabili. L’uscita di scena della Ferraro coincide con la visita del governatore a Birgi. Musumeci ha ribadito l’intento di creare “un’unica società che gestisca gli aeroporti di Punta Raisi e Birgi”. Musumeci, senza mai citare Ryanair,ha aggiunto che Birgi “non può rimanere ostaggio di una sola compagnia”. Il presidente di Airgest Paolo Angius in occasione dell’incontro con il governatore ha detto oggi che occorre puntare al polo unico aeroportuale siciliano. E che se Palermo non fosse interessata alla fusione con Trapani, Birgi potrebbe guardare ad Oriente verso Catania e Cosimo, perché Trapani da sola non può stare.
Angius ha ringraziato la presidenza della Regione siciliana per l’attenzione alla struttura e al territorio. «Sono assolutamente convinto – ha detto Angius – che la base azionaria degli aeroporti vada allargata agli enti locali, per una responsabilità più diretta, e alla Camera di Commercio». E, a proposito della possibile fusione con l’aeroporto di Palermo, a cui i vertici di Gesap non hanno ancora dato il proprio benestare, Angius ha lanciato una provocazione: «Se Palermo dicesse di no si potrebbe guardare al polo di Catania e di Comiso che porterebbe il numero complessivo di passeggeri sopra quota 10 milioni».
Sulle dimissioni del consigliere di amministrazione Elena Ferraro, presentate questa mattina prima della visita di Musumeci, il presidente di Airgest, Paolo Angius ha commentato: «Esprimo profondo dispiacere a nome mio e di tutta la struttura. Il consigliere Elena Ferraro, in questi mesi si amministrazione congiunta, ha svolto con grande dedizione un ruolo di grandissima sostanza ad esclusivo beneficio dell’aeroporto».
L’aeroporto di Trapani sta vivendo da tempo una stagione di difficoltà finanziaria a cui il nuovo management ha cercato di trovare soluzioni, con la pubblicazione del nuovo bando di co-marketing, dopo che il precedente era stato stoppato, e l’attivazione di alcune nuove tratte.
La Lega dal canto suo manifesta solidarietà a Ferraro: “Siamo vicini a Elena Ferraro, dimissionaria dal CdA di Airgest. Consideriamo le dimissioni un grande atto di responsabilità istituzionale, che dovrebbe essere preso ad esempio anche da altri. Sono dimissioni opportune e tempestive, che rispondono alle sollecitazioni della Lega, e aprono una importante riflessione sulla necessità di trovare soluzioni concrete al problema dell’aeroporto di Birgi. Soluzioni che devono tenere nel debito conto Ryanair e che necessitano del massimo allargamento di competenze. È essenziale intervenire subito, anche in relazione allo stato di evidente affanno che interessa il consiglio di amministrazione sulla gestione del bando di co-marketing”. Lo dichiarano il senatore Stefano Candiani, sottosegretario al ministero dell’Interno e commissario della Lega in Sicilia, e Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali.
“La Lega non cerca poltrone, ne vuole indicare persone – aggiungono Candiani e Gelarda – . Vogliamo invece soluzioni tempestive ad un problema che riguarda la provincia di Trapani ed un comparto, quello turistico, tanto strategico per la Sicilia. Per queste soluzioni siamo disponibili a spenderci a fianco del presidente Musumeci. Come già comunicato al governatore, la Lega è disponibile ad aprire tutte le interlocuzioni tecniche necessarie per contribuire alla risoluzione del problema, perché prima di tutto vengono i cittadini e gli operatori di Trapani che sono in un momento molto difficile”.
“Anche se la prossima stagione estiva è ormai molto compromessa, in quanto le compagnie hanno ormai definito i piani, agendo immediatamente siamo ancora in tempo a recuperare la stagione invernale 2019/2020 – aggiungono gli esponenti della Lega – . Ipotesi di accorpamento dell’aeroporto di Trapani con Palermo sono estremamente pericolose ed impraticabili. I tempi tecnici di una fusione tra le sue realtà sono estremamente lunghi, mentre adesso occorrono soluzioni veloci. Le aziende turistiche rischiano di essere trascinate a fondo nelle tempistiche di una trattativa tra i due aeroporti che, per altro – concludono Candiani e Gelarda – non sembra né all’ordine del giorno del comune di Palermo, né facile da attuare in tempi brevi, se non altro per motivi legati alle normative in atto”.
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30 Novembre 2018, 11:17