22 Novembre 2017, 14:29
2 min di lettura
ACIREALE (CT) – Voti “comprati” ad Acireale, scatta l’indagine della magistratura. Molti dei personaggi immortalati dalle telecamere nascoste delle Iene sono stati già riconosciuti dagli agenti del commissariato di Acireale, che stanno conducendo le indagini, in questa fase preliminare, sulla presunta compravendita di voti che sarebbe avvenuta a cavallo delle regionali. Gli agenti di polizia hanno raccolto le prime informazioni, procedendo ai primi riconoscimenti sotto il coordinamento dei magistrati guidati da Carmelo Zuccaro.
Antonio Castro consigliere comunale di Acireale, candidato alle regionali con Forza Italia, esclude di aver “comprato” voti, anche attraverso intermediari. Lo fa attraverso il suo legale di fiducia, Giampiero Torrisi, dopo l’inchiesta delle Iene sul presunto acquisto, da parte di una edicolante acese, di pacchetti di voti a 50 euro ciascuno, voti che sarebbero andati proprio a Castro.
“Con riferimento alla trasmissione “Le Iene” – andata in onda ieri 21 novembre 2017 sull’emittente televisiva nazionale Italia 1- scrive l’avvocato Torrisi – Antonio Castro intende qui immediatamente e categoricamente escludere la sussistenza di qualsivoglia condotta direttamente o indirettamente riconducibile a voto di scambio, in occasione della recente campagna elettorale per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana”.
“Si ribadisce con forza – aggiunge l’avvocato – l’auspicio che la Procura della Repubblica di Catania – alla quale sino ad oggi ovviamente non ci siamo potuti rivolgere per mancanza di elementi concreti – acquisisca al più presto tutti gli elementi relativi a tale confusa vicenda, e li valuti con il massimo rigore”.
Il legale di Castro si riserva azioni legali “finalizzate alla tutela dell’onorabilità” del suo assistito.
I numeri di Antonio Pio Castro. Per lui 1437 voti complessivi raccolti alle scorse regionali. Fra questi, 684 nella sola Acireale e 98 ad Aci Catena. Alle ultime comunali acesi, è stato eletto nella lista di Forza Italia con 407 preferenze. Non è da considerare un esponente vicino al parlamentare Basilio Catanoso, il quale – tuttavia – contattato da Live Sicilia si è così espresso: “Sono fatti di pre sé gravissimi, ma aspettiamo di saperne di più”. Intanto il coordinatore cittadino del partito azzurro, Antonio Barbagallo, ha fatto sapere: “Restiamo in attesa di capire se tali gravi ipotesi dovessero apparire confermate. Parleremo con l’interessato per capire quanto in sua conoscenza sull’argomento. Speriamo – ha aggiunto – che l’autorità investigativa e giudiziaria intervengano al più presto per far emergere chiarezza sul quadro delle responsabilità che, pericolosamente, andrebbero ad incidere sulla libera e democratica espressione del voto e che sia perseguita con fermezza ogni tipo di responsabilità eventualmente riscontrata”.
(Ha collaborato Daniela Gieri)
Pubblicato il
22 Novembre 2017, 14:29