26 Settembre 2014, 08:53
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CATANIA – Una “Scelta assurda da parte del Consiglio. I risparmi andavano utilizzati per ridurre le tasse non per aumentare le spese”. Il consigliere di maggioranza Agatino Lanzafame è critico nei confronti della scelta dell’assemblea in relazione alla tassa sui rifiuti e annuncia le dimissioni da vice-presidente della Commissione Bilancio. “Quei soldi andavano restituiti ai cittadini -afferma. E non si voleva il taglio lineare dell’1,5% quelle risorse potevano essere usate per aumentare le esenzioni alle fasce deboli”.
“Avevamo la possibilità, per la prima volta dopo 10 anni, di abbassare, anche se di poco, le tasse ai cittadini catanesi – prosegue – ed invece si è scelto di distrarre il milione di euro di risparmi destinati alla diminuzione delle aliquote della TARI per finanziare ulteriori spese e cioè fumosi “interventi di promozione della differenziata”, che senza un nuovo bando che preveda la raccolta porta-a-porta rischiano di essere soltanto un buco nell’acqua. Cosi si sprecano i soldi dei cittadini”.
Il vice-capogruppo di “Con Bianco per Catania” continua: “Il Consiglio aveva a disposizione 1 milione di euro da utilizzare per alleviare la pressione tributaria sulle famiglie catanesi. La scelta, secondo l’indirizzo tracciato dal nostro Sindaco, di utilizzare quei fondi per un taglio lineare delle tasse avrebbe rappresentato un segnale importante per una città che negli anni è stata martoriata dalle tasse. Invece il consiglio ha scelto di non restituire questi soldi ai catanesi investendoli in interventi dalla nobile finalità ma di scarsissima efficacia”.
Secondo Lanzafame “quello che serve è un nuovo capitolato d’appalto che preveda la raccolta porta-a-porta e che impegni le ditte che svolgono il servizio a raggiungere standard qualitativamente elevati. Il rischio è che si siano bruciati un milione di euro in interventi che di fatto non miglioreranno ne la qualità del servizio né le percentuali di raccolta differenziata. Per non parlare della sproporzione delle cifre stanziate: 320.000 euro per la “sensibilizzazione dei giovani” rappresentano a mio modo di vedere una cifra incredibilmente alta. Di che tipo di interventi stiamo parlando? Perché questi costi esorbitanti?”.
Lanzafame continua a sostenere che i risparmi avrebbero dovuto portare ad esenzioni o alla riduzione delle aliquote. “Quei soldi – incalza – potevano essere utilizzati meglio. Se non si era d’accordo con la riduzione lineare delle tasse dell’1,5% si potevano impegnare quelle somme per portare la fascia di esenzione totale dalla tassa sui rifiuti da 6 mila a 10 mila euro, cosi avremmo aiutato tantissime famiglie bisognose e tanti pensionati”. “Quanti nuclei familiari indigenti avremmo potuto sostenere con i 320.000 euro stanziati “per i corsi di formazione sulla differenziata” si domanda il Consigliere Lanzafame che continua: “quei corsi avremmo potuto realizzarli a costo zero insieme alle tantissime associazioni ambientaliste che operano in città e al generoso contributo del mondo del volontariato. Qualcuno, a cui forse non andava giù il fatto che dopo anni questa amministrazione riuscisse ad abbassare le tasse, ha voluto farci credere che l’unico modo per realizzare questi interventi fosse attingere dai soldi che si volevano restituire ai cittadini attraverso la riduzione delle imposte, ma non è cosi. Ieri avevamo delle risorse che potevamo riconsegnare ai cittadini, cosi come indicato dal nostro Sindaco, e invece si è scelto di aumentare le spese. Sicuramente molti colleghi hanno agito in buona fede – conclude – ma la scelta adottata ieri assomiglia molto ad una brutta pagina del teatro della politica, e da questo teatro io mi tiro fuori. Non si gioca con le tasche dei cittadini”.
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26 Settembre 2014, 08:53