24 Gennaio 2024, 14:17
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PALERMO – L’emendamento del relatore al decreto energia approvato la notte scorsa dalle commissioni Ambiente e Industria della Camera prevede la nomina del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a commissario straordinario per “il completamento della rete impiantistica integrata” e per “la realizzazione e localizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione di rifiuti”.
Gli uffici di Palazzo d’Orléans precisano che le competenze in materia di gestione dei rifiuti della Regione e degli enti territoriali, quindi, “non cambiano”. La nuova disposizione legislativa, pronta per essere votata dall’Aula, interviene infatti per accelerare, sempre nel rispetto delle norme, le procedure di costruzione dei termovalorizzatori, che risolveranno la situazione di emergenza, evitando il costoso trasferimento dei rifiuti all’estero. Un iter già sperimentato dal precedente governo nazionale con Roma Capitale. L’incarico di commissario avrà una durata di due anni, prorogabile.
Opposizioni all’attacco. “Il blitz notturno di ieri notte è molto grave sia da un punto di vista procedurale, perché la maggioranza ha palesemente violato i regolamenti parlamentari negando alle opposizioni di discutere, sia nel merito”. Lo dice il deputato Pd, Anthony Barbagallo, che stigmatizza quanto avvenuto nelle commissioni parlamentari sul dl Energia. “La vicenda della gestione dei rifiuti siciliani è infatti questione complicatissima – aggiunge – per colpa della gestione del centrodestra siamo al caos da sei anni e abbiamo la Tari più alta d’Italia, la raccolta differenziata più bassa, sono continui richiami della Corte dei Conti, per non parlare dell’intreccio tra società pubbliche e private che rendono la Sicilia un’anomalia europea. Servirebbe una discussione approfondita – sottolinea – non certo un colpo di mano e un provvedimento che interviene in deroga a tutte le procedure ambientali, a partire dalla localizzazione degli impianti e dei termovalorizzatori, peraltro in assenza di un Piano dei rifiuti”.
Barbagallo solleva anche il tema del “modo di finanziamento” di questo intervento: secondo il deputato “è molto grave” perché “governo e maggioranza, ancora una volta, decidono di utilizzare il Fondo sviluppo e coesione della Sicilia, fondo di competenza regionale, a proprio piacimento come se fosse un bancomat”. Barbagallo conclude: “Dopo la rapina di 1,6 miliardi di euro per il Ponte, con questo ulteriore scippo di 800 milioni di euro il risultato è che oltre il 40% del Fsc viene usato dal governo per i propri disegni senza alcun rispetto delle scelte e delle decisioni dei siciliani che chiedono tutt’altro”.
Piovono critiche anche da Europa Verde e Alleanza Verdi e Sinistra. “Col favore delle tenebre, alle ore 00:30, la maggioranza Meloni ha approvato nelle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera un emendamento che destina quasi 1 miliardo di euro alla realizzazione di due inceneritori in Sicilia”, dice il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Questo emendamento prevede deroghe ambientali e immunità dalla responsabilità civile e dal danno erariale per il presidente della Regione, Schifani, nominato commissario per il ciclo dei rifiuti – ancora Bonelli -. Gli 800 milioni di euro destinati a realizzare i due inceneritori verranno sottratti al Fondo di coesione e sviluppo della Regione Sicilia, che ammonta a 6,6 miliardi. Questo significa che, con le risorse destinate al Ponte sullo Stretto, pari a 1,6 miliardi, prelevate sempre dal Fondo di coesione e sviluppo, il totale dei fondi sottratti a investimenti in infrastrutture come la sanità e i trasporti raggiunge la cifra di 2,4 miliardi di euro, poco meno della metà dei fondi complessivi: uno scippo con destrezza compiuto ai danni dei siciliani. Ma il Governo – prosegue – ha commesso un errore, poiché il regolamento Ue sull’utilizzo dei fondi di coesione vieta espressamente di destinare risorse per realizzare inceneritori, come affermato dall’articolo 7 del Regolamento Ue 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione. Il governo ha quindi giocato uno scherzo a Forza Italia o dimostra una totale incompetenza? Noi abbiamo già provveduto a segnalare alla Commissione Ue l’illegittimità del finanziamento di 800 milioni”.
Si unisce al coro il movimento cinque stelle. “Con il favore delle tenebre, questa notte, durante i lavori delle Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive sul dl Energia, la maggioranza ha dato ufficialmente il via libera alla costruzione di nuovi inceneritori in Sicilia: tenebre sulle quali è doveroso fare luce e spiegare le cose come stanno realmente”. Lo dichiarano in una nota le deputate del Movimento 5 Stelle Ilaria Fontana ed Emma Pavanelli, rispettivamente capogruppo M5s in commissione Ambiente e Attività Produttive alla Camera. “Stiamo parlando – affermano – di un commissariamento straordinario per una fantomatica emergenza rifiuti in una regione che non ha nemmeno un piano rifiuti, fatto in fretta e furia. A nulla è valso il tentativo di far rimanere la discussione nel merito, soprattutto considerata la delicatezza dell’argomento e senza motivo rimane la fretta con cui la maggioranza ha condotto i lavori per arrivare alla votazione finale. Ci chiediamo quali interessi ci siano in gioco per giustificare una simile scelta e simili modalità, soprattutto quando le alternative ci sono e sono percorribili. Chiaramente come Movimento 5 Stelle non ci fermeremo e sul tema degli inceneritori non saremo mai complici di chi, incenerendo i rifiuti, vuole incenerire anche l’ambiente e la salute dei cittadini”.
“Non possiamo che condividere e apprezzare la nomina del presidente della Regione Renato Schifani a commissario straordinario per i rifiuti in Sicilia, con il principale obiettivo di realizzare in tempi celeri i termovalorizzatori di cui la nostra Isola ha una estrema necessità”. Così Salvo Pogliese, Giampiero Cannella, coordinatori regionali di Fratelli d’Italia per la Sicilia, e Giorgio Assenza, capogruppo di FdI all’Ars, commentano la nomina di Renato Schifani a commissario straordinario per i rifiuti in Sicilia con un emendamento al Decreto legge Energia.
“Serve che la Sicilia recuperi il tempo perduto – continuano Pogliese, Cannella e Assenza – e si doti di termovalorizzatori, il cui percorso era già stato avviato nel 2022 dal governo Musumeci, per affrontare l’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti. Il sistema attuale di conferimento in discarica è ampiamente deficitario sia dal punto di vista economico che ambientale. Infatti, le discariche si saturano rapidamente costringendoci ad esportare all’estero i nostri rifiuti a un costo spropositato di ben 400 euro a tonnellata, costi che gravano sulle casse dei Comuni isolani e quindi sui cittadini. Inoltre, basti considerare che le discariche occupano molto spazio e distruggono habitat e paesaggi e quando i rifiuti vengono conferiti in discarica emettono metano, un gas che è ancora più dannoso per l’ambiente rispetto alla CO2, contribuendo non poco al riscaldamento globale”.
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24 Gennaio 2024, 14:17