28 Giugno 2024, 07:24
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TRAPANI – Il messaggio di auguri per il ritorno in Serie A1 e i “bei ricordi” di una città, Trapani, con “una grande passione per il basket”. La cartolina arriva dagli Stati Uniti, e in particolare dal New Jersey. La manda Wendell Alexis, protagonista dell’unico anno di Serie A1 nella storia granata, ormai 32 anni fa. “Sono entusiasta della promozione degli Shark – dice a LiveSicilia -. Un obiettivo fantastico per il club, la società, i tifosi e tutta la città”. L’ala grande nata a Brooklyn, soprannominato ‘il cigno nero’ per l’eleganza nei movimenti sul parquet, oggi lavora nel campo dei servizi sanitari presso la ‘Robert Wood Johnson Barnabas Health’. “Un lavoro che mi consente di continuare a lavorare nello sport, occupandomi anche del benessere degli atleti”, afferma.
Trapani è tornata in A1 dopo 32 anni da quella storica esperienza.
“Ho saputo e sono entusiasta di questa promozione. Seguo le notizie tramite la pagina Facebook degli Shark. Sono in contatto anche con i miei ex compagni di squadra e la mia amica Teresa Scalabrino mi tiene aggiornato sulla squadra e sulla città”.
Vuoi mandare un messaggio ai tifosi trapanesi?
“Cari trapanesi: intanto, congratulazioni per questo straordinario traguardo. Il ritorno in A1 è una vittoria per la società, la città e tutto il territorio. La vostra passione per il basket è grande, è fatta di generazioni di tifosi che sostengono la squadra. Auguro alla società e a tutti voi di continuare ad avere successo in A1”.
Che ricordi hai della tua esperienza a Trapani?
“Dei bei ricordi. La nostra era una squadra giovane, imparammo presto a giocare e a vincere anche nel massimo campionato contro alcuni dei migliori team d’Europa. Ho rivisto su Youtube le partite vittoriose contro il Messaggero Roma e il famoso tiro in sospensione di Stefano Tosi contro la Scavolini Pesaro (il canestro che regalò a Trapani i Play-out e la speranza di salvezza in quel massimo campionato, ndr). Ricordo con un sorriso anche i sacchi di sale spazzati via dal campo poco prima della partita. Lì a Trapani ho incontrato persone meravigliose che ancora oggi sono mie amiche”.
Quel Trapani per poco non centrò la salvezza ma quella squadra e Wendell Alexis sono rimasti nella mente e nel cuore dei trapanesi.
“Mannella, Cassì, Tosi, Piazza, Zucchi, Hurt, Martin e Castellazzi erano il cuore di quel Trapani che centrò la promozione in A1. Quando arrivai sapevo quanto fossero determinati e tenaci, quanto l’allenatore della promozione, Gianfranco Benvenuti. Non ho mai giocato in una squadra allenata da lui ma sapevo quanto fosse ‘tosto’, proprio come il mio coach dei tempi di Siena Dado Lombardi. Quell’anno di A1 fu duro: capimmo che arrivare nel massimo campionato è difficile ma restarci lo è ancora di più. Era l’anno dello squadrone Messaggero, con Mahorn e Radja, ma noi riuscimmo a batterli sia all’andata che al ritorno dimostrando che una squadra vale di più dei soldi spesi”.
Oggi Trapani Shark è una società economicamente più forte, che consiglio si sente di dare al presidente Antonini che sta investendo tanto?
“Pensare a lungo termine. Bisogna lavorare per rendere un progetto sostenibile nel tempo e non a breve termine. Bisogna coinvolgere i giocatori più rappresentativi del club e puntare anche su allenatori che valorizzino i giovani, su cui bisogna investire. Serve inoltre coinvolgere persone legate al basket, ottenendo il sostegno delle istituzioni e non soltanto del tessuto imprenditoriale ma dell’intera comunità trapanese. Trapani deve diventare ‘la squadra della Sicilia’ e deve riuscire ad esportare la cultura di quel territorio. Quando la gente penserà al Trapani Basket, dovrà tenere a mente tre cose: talento, abilità e tenacia”.
Ti piacerebbe tornare un giorno a riabbracciare la gente di Trapani?
“Sì e sto programmando di tornare l’anno prossimo. Non vedo l’ora di tornare a Trapani e rivedere tanti amici, ci piacerebbe anche assistere a una partita degli Shark”.
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28 Giugno 2024, 07:24