22 Giugno 2023, 14:08
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ROMA – Salgono a tre le province con dimostrata circolazione del Virus del West Nile in vettori, ovvero le zanzare, e in animali da loro contagiati: in provincia di Catania è stata confermata la positività in pool di zanzare, mentre nelle province di Varese e di Ravenna è stata confermata la positività in uccelli. Tuttavia, dall’inizio del mese di maggio 2023, non sono stati segnalati in Italia casi confermati di infezione nell’uomo.
È quanto riporta il bollettino della sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus, con dati aggiornati al 21 giugno 2023. Il bollettino è curato dal Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità e dal Centro studi malattie esotiche dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise in collaborazione con la Direzione Generale della Prevenzione e con la Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute.
Particolarmente forte è stata l’epidemia dello scorso anno in Italia. Dall’inizio di giugno 2022 a novembre 2022 erano sono stati segnalati in Italia 588 casi confermati di infezione e, di questi, 295 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (39 Piemonte, 26 Lombardia, 142 Veneto, 5 Friuli-Venezia Giulia, 69 Emilia-Romagna, 3 Toscana, 3 Sicilia, 8 Sardegna). Tra i casi confermati, c’erano stati anche 37 decessi.
La malattia è provocata dal virus West Nile, isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto Ovest del fiume. Si è poi diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (in genere del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
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22 Giugno 2023, 14:08