06 Agosto 2012, 17:37
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Si accende una speranza per gli oltre 800 dipendenti, tra diretti e indotto, di Windjet, la compagnia di voli low cost guidata dall’imprenditore catanese, Antonio Pulvirenti, che travolta dai debiti rischia di spegnere i motori per sempre. Unica via d’uscita, l’acquisizione del vettore da parte di Alitalia che, però, nei giorni scorsi, aveva fatto un passo indietro a causa delle richieste dell’Antitrust.
In particolare, il 18 luglio scorso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva dato il via libera all’acquisizione di WindJet da parte di Alitalia a patto, però, che quest’ultima cedesse alcuni slot (fasce orarie di decollo e atterraggio) su tre rotte – due coppie sulla Catania-Milano Linate, una coppia sulla Palermo-Milano Linate e fino a due coppie sulla Catania-Roma Fiumicino – per eliminare gli effetti anticoncorrenziali che si sarebbero creati.
Decisione che per Alitalia si traduce in una perdita economica di 2,5 milioni di euro all’anno. Mezzo milione in più rispetto a quanto previsto dall’accordo. Ecco allora che, per poter continuare la trattativa, la compagnia di bandiera ha fatto un’offerta al ribasso, alla quale, dopo un primo tentennamento, Pulvirenti pare abbia detto di “sì”, mettendo sul tavolo le garanzie immobiliari richieste. Il vertice è comunque ancora in corso, a Roma.
Preoccupazione è, tuttavia, stata espressa da Vito Riggio (nella foto), presidente dell’Enac, che ha fissato una “deadline a mercoledì prossimo per la comunicazione ufficiale dell’accordo tra Alitalia e Windjet, altrimenti fermiamo gli aerei della compagnia siciliana”. “Windjet – ha puntualizzato Riggio in una nota – non ha risorse economiche a sufficienza per garantire l’attività. Non si tratta di problemi di sicurezza, ma di mancanza di requisiti stabiliti dalla normativa europea, secondo cui la compagnia deve avere risorse finanziarie sufficienti per sostenere l’attività” nei prossimi mesi. Riggio rileva che “non sono concepibili disagi, e ancor meno in un periodo di vacanza e sotto ferragosto, che è il periodo più trafficato dell’anno”.
Intanto oggi diversi voli sono stati cancellatied altri hanno subito pesanti ritardi, con notevoli disagi per i passeggeri, che hanno lamentato anche una scarsa assistenza da parte di Windjet. Oggetto delle lamentele, il numero di telefono fornito dalla compagnia low cost per ottenere informazioni circa la cancellazione dei voli. “Un numero a pagamento – dice un passeggero che avrebbe dovuto prendere da Palermo il volo per Torino delle 18:20 – chiamando il quale avrebbero dovuto ricollocarci su altri voli. Ma, dall’altro capo del telefono non risponde nessuno o lasciano cadere la linea. Abbiamo anche provato a contattare gli altri numeri telefonici di Windjet ma nulla, spariti, come se fossero una compagnia fantasma”.
“I disservizi dei viaggiatori Windjet non si limitano ai ritardi, ma ci sono vistose mancanze, a cominciare dalla quasi nulla assistenza negli aeroporti e l’impossibilità di accedere ai servizi di Call Center, in concomitanza di cancellazioni voli a ripetizione”, denuncia il presidente dell’associazione consumatori Adoc Claudio Melchiorre. “Spesso – aggiunge Melchiorre – la compagnia non garantisce la riprotezione su altri vettori e sono numerose le segnalazioni di passeggeri che hanno dovuto ricomprare biglietti da e verso la Sicilia, o che hanno perso il denaro per le loro vacanze, con danni di immagine e operativi enormi”. Melchiorre inoltre afferma che “qualora la compagnia dovesse andare in fallimento Adoc si insinuerà nelle procedure fallimentari per recuperare le somme spese a fronte di nessun servizio dai consumatori”.
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06 Agosto 2012, 17:37