13 Maggio 2013, 18:12
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CATANIA – La quarta sezione fallimentare del Tribunale di Catania ha omologato la richiesta di concordato preventivo per i creditori presentata da Windjet. I giudici hanno ritenuto sufficienti le garanzie economiche presentate dal presidente della società, Nino Pulvirenti, che è anche il ‘patron’ del Calcio Catania, che ha depositato delle fidejussioni. Fissata nel 5% la quota per i chirografi e intorno al 50% quella per dipendenti e creditori. Il Tribunale ha nominato commissario il professor Mario Libertini.
La notizia è stata commentata da Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania, da Saro Pappalardo segretario territoriale Cisl Catania e Mauro Torrisi, segretario generale Fit Cisl Catania: “Forse – commentano i sindacalisti – con l’impegno delle istituzioni si sarebbe potuto fare di più per salvare Windjet, ma adesso bisogna fare il massimo sia per ricollocare i 500 lavoratori altamente professionalizzati, sia per il territorio, perché le infrastrutture e i servizi rappresentano un volano necessario per la nostra economia.
Ecco perché la Cisl di Catania e la Fit-Cisl etnea hanno inviato una richiesta di incontro a Enac, Sac e Regione così da analizzare la situazione dei lavoratori Windjet e sfruttare ogni opportunità di reimpiego. “Cisl e Fit Cisl etnee insistono -dichiarano i vertici della Cisl etnea – nel rivendicare una soluzione per ricollocare i lavoratori Windjet nelle compagnie che ricopriranno spazi lasciati vuoti da Windjet o che inizieranno a volare, utilizzando come base lo scalo di Comiso, cosa che auspichiamo possa avvenire in tempi brevi per fare sistema con Fontanarossa”.
E poi c’è Ryanair che avvierà, entro il mese, le selezioni del personale da impiegare a terra. “La Cisl e la Fit – dichiarano ancora i sindalisti – continuano a insistere nella ricerca di prospettive migliori cercando di sollecitare l’arrivo di altre compagnie aeree a Catania e l’avvio dello scalo di Comiso, per inseguire comunque un’espansione e per salvaguardare la nostra economia. “Ci aspettiamo attenzione da parte degli enti e delle istituzioni – concludono Rotolo, Pappalardo e Torrisi – per salvaguardare i lavoratori che con grande professionalità e spirito di appartenenza hanno sempre svolto il proprio dovere e che si trovano, per responsabilità altrui, in mezzo a una strada. Occorre anche accelerare il più possibile la realizzazione degli investimenti previsti nei due scali che per l’intera Sicilia orientale possono rappresentare una grande opportunità di sviluppo”.
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13 Maggio 2013, 18:12