Zafferana, musica per la pace |Sul palco l’israeliana Noa

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20 Agosto 2014, 12:11

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ZAFFERANA – Dopo il buon esito del festival di fine luglio, il Circuito Jazzistico Siciliano d’estate – che vede il gemellaggio fra tre cartelloni, il Nomos Jazz Festival all’Arena delle rose di Castellammare del Golfo, Catania Jazz Estate tra la Roccanormanna di Paternò e l’Anfiteatro di Zafferana Etnea, e il Milazzo Jazz Festival al Castello di Milazzo – arriva alla sua conclusione con il “Love Medicine Tour” della cantante israeliana Noa che presenta il nuovo disco uscito lo scorso 22 luglio. Dopo Siracusa e Milazzo, Noa e band suoneranno giovedì 21 agosto, per Catania Jazz Estate, all’Anfiteatro di Zafferana Etnea, e venerdì 22 agosto, per Nomos Jazz Festival, all’Arena delle rose di Castellammare del Golfo.

Coincidendo le tappe siciliane del “Love Medicine” Tour con alcune date italiane della amica e collega Mira Awad, la cantante palestinese con cui Noa aveva già collaborato in più occasioni, solo per le date di Zafferana Etnea e di Castellammare del Golfo, Noa ospiterà sul palco la Awad per alcuni duetti. Dopo la Sicilia, il 24 agosto la Awad sarà al Negro Festival di Pertosa (Sa).

Gli artisti

Il “Love Medicine” tour di Noa per il Circuito Jazzistico Siciliano d’estate. L’ultimo disco di Noa, “Love Medicine” uscito il 22 luglio, vede ancora la stretta collaborazione del chitarrista Gil Dor, ormai parte creativa della stessa artista israeliana. Il disco vede una sorta di reunion fra Noa, Gil e Pat Metheny, che aveva prodotto vent’anni fa “Noa” il disco d’esordio. Metheny ha suonato un assolo nella canzone che ha co-prodotto “Eternity in beauty”. Altro grande ospite è il cantante spagnolo Joaquín Sabina, che canta con lei “You-Tù”, un brano cantato in inglese e spagnolo. Il disco ospita anche cover interessanti, come “Eternal flame” delle Bangles, in un arrangiamento molto originale di Gil Dor, e “Happy song” di Bobby McFerrin, collaborazione nata dopo un concerto insieme a Tel Aviv un anno fa. Su “Love medicine” anche “Look at the Moon”, “Don’t be afraid of anything”, “Little star”, “Love love love”, “Deep as your eyes”, le canzoni scritte dalla stessa Noa per il musical su Giovanni Paolo II “Karol Wojtyla – la vera storia” con la partecipazione del Solis String Quartet, una ulteriore manifestazione di spiritualità dell’artista.

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Mira Awad. Per metà Palestinese e per metà bulgara, la cantante, autrice e attrice vive a Tel-Aviv. Nata a Rameh, un villaggio palestinese nel Nord di Israele, ha studiato alla Rimon School for Jazz and Contemporary Music. Attraverso la sua carriera, Mira ha sviluppato una unica fusione di sonorità, combinando Oriente e Occidente, fondendo la lingua araba e i suoi arrangiamenti orientali con le armonie occidentali, creando così un ricco arazzo di suoni. La sua world music combina molti stili e suoni. Nel 2009 ha realizzato “There must be another way”, album di duetti con Noa: con il brano omonimo le due gareggiarono all’Eurovovision Song Contest. Subito dopo uscì col suo disco d’esordio “Acrobat”. L’ultimo disco è “All my faces” del 2011.

Alla fine del 2012 ha creato l’etichetta Label Free, etichetta indipendente di world music. Mira è anche una famosa attrice – si è distinta nel musical “My Fair lady” – ha lavorato per sette anni al Cameri theatre dove si è distinta nella messa in scena di “Ritorno ad Haifa”, basata sullo scritto dell’autore palestinese Ghassan Kanafani. Adesso sta lavorando al teatro arabo-ebraico di Jaffa, basato sull’idea di co-esistenza, dove ebrei e arabi producono spettacoli bi-lingue. Si dichiara pacifista gandhiana.

 

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20 Agosto 2014, 12:11

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