Zamparini accetta la sconfitta: | “Dura fare miracoli con la Juve”

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30 Novembre 2015, 10:34

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PALERMO – Un 3-0 pesante, ma anche bugiardo. Il Palermo non riesce nell’impresa contro i campioni d’Italia della Juventus e manca per la seconda volta l’appuntamento con la vittoria da quando Davide Ballardini ha preso il posto di Iachini sulla panchina dei rosa. Un momento poco felice per la squadra del presidente Zamparini, che intervistato da Radio Anch’io Lo Sport ha analizzato la sconfitta casalinga dei suoi: “Trecentocinquanta milioni di euro di fatturato contro sessanta: è dura fare miracoli. In realtà, sto rivedendo la partita e devo dire che non hanno fatto una grande partita, specie nel primo tempo. Leggendo i giornali, sembra ci abbiano stracciato: lo hanno fatto negli ultimi tre minuti, quando la squadra era sbilanciata per cercare il pari”.

Non è stato un problema di inesperienza secondo Zamparini, che guarda al di là dell’età media del Palermo: “I giocatori d’esperienza ci sono, anche se magari ieri non hanno giocato”. Il patron friulano, poi, torna sull’esonero di Iachini: “Per me era un ciclo finito, perché non era più lo stesso. E basta con la storia di Maresca: la squadra rappresenta la società, non un singolo giocatore”. Ruggini che però non chiudono del tutto la porta per un clamoroso ritorno: “Spero di non doverlo richiamare in caso di andamento negativo con Ballardini”.

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Qualora il Palermo non dovesse risollevarsi, sarà difficile resistere anche alle sirene di mercato per Franco Vazquez. Zamparini ha già ammesso di volerlo tenere in rosa almeno fino a giugno, ma le big della Serie A continuano a farsi avanti: “Grossi club si sono avvicinati a me per gennaio, ma resterà fino a giugno. Però, capite che è difficile? Se il giocatore sente le offerte di queste squadre, con ingaggi triplicati o di più, non lo posso tenere nemmeno con le catene. In ogni caso, per questa stagione non si muove”. Anche perché, come dimostra il mercato estivo dei rosa, portare a casa giocatori di un certo livello è sempre più complicato: “Defrel ha detto no alla nostra città, bellissima, e preferito andare al Sassuolo. Io sono orgoglioso di avere un Palermo in Serie A e con un bilancio alla pari, oggi molto dipende dai soldi”.

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30 Novembre 2015, 10:34

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