08 Gennaio 2015, 12:12
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PALERMO – Maurizio Zamparini si gode il più bel Palermo degli ultimi quattro anni, che dopo aver trascorso stagioni decisamente burrascose, o addirittura drammatiche sul piano sportivo, si trova in una splendida settima posizione quando il campionato si accinge ad effettuare il giro di boa. Il patron rosanero, intervistato per la Gazzetta dello Sport, ha ammesso di aver fatto la scelta giusta, richiamando la squadra in ritiro in Friuli dopo il netto ko di Empoli, preferendo avere il gruppo sotto controllo piuttosto che togliere la squadra dal comando di Beppe Iachini, l’uomo giusto per la rinascita del Palermo: “Andiamo avanti e cerchiamo di salvarci prima possibile, il resto si vedrà – ha esordito Zamparini – . Nel 2006-07 Guidolin arrivò al giro di boa con la bellezza di 38 punti da vicecampione d’inverno, nel ritorno ne totalizzò appena 17, quindi… Io però sono certo che Iachini nella seconda parte del campionato non farà meno di 30 punti. Ammetto di avere vissuto un momento di grande disagio, ma ho voluto fare una verifica e approfittando della sosta ho portato la squadra in ritiro a casa mia, in Friuli, per compattarla. Là ho capito che la nota stonata non era l’allenatore ma il direttore sportivo e così Iachini è rimasto e Ceravolo è andato via. Bisogna anche dire che è girata la ruota, perché nelle prime gare eravamo stati sfortunati”.
Un biennio meraviglioso che sta trovando in Paulo Dybala e Franco Vazquez le punte di diamante. Il tandem argentino sta facendo ammattire le difese avversarie e ha mandato in visibilio Zamparini, il quale prevede per entrambi un futuro roseo, ma purtroppo lontano dalla Sicilia: “Stanno per rinnovare entrambi e se ne parlerà a giugno. A che cifre non saprei dire: 50, 60 o 70 milioni di euro, lo stabilirà il mercato. Ho già nel mirino i Pastore, i Cavani e i Dybala del futuro. Il nostro segreto è il lavoro di gruppo, ecco perché abbiamo continuato a pescare buoni giocatori, anche senza i Foschi e i Sabatini. Devo anche dire che Vazquez l’anno scorso stavamo per regalarlo: era finito fuori rosa e questo mi intristiva parecchio. Ecco, Franco è forse il giocatore che mi ha sorpreso di più, bravo Iachini a recuperarlo e bravo il ragazzo a smentire tutti e io sono proprio felice per lui. Una chiamata di Conte? E perché no? Al contrario di Dybala, destinato a giocare al fianco di Messi, Vazquez sa bene che l’Argentina non lo chiamerà mai, così accarezza l’idea di vestire l’azzurro che valorizzerebbe la sua carriera”.
Zamparini cerca la stabilità finanziaria per sè e soprattutto per il Palermo, e lui stesso ammette che tutto sarebbe molto più semplice se arrivasse l’ok per la costruzione del nuovo stadio rosanero. Qualcosa di difficilmente realizzabile in tempi brevi, come ribadisce il patron, che risponde a chi gli chiede la causa di queste lungaggini burocratiche: “Chiedetelo al Comune di Palermo: da due anni tengono in un cassetto il progetto che abbiamo presentato. Fra un mese potrei anche partire. Ma la nostra politica ormai preferisce non fare nulla piuttosto che rischiare di finire nell’occhio del ciclone, in Sicilia in particolar modo. Eppure in un momento di grande crisi economica avviare un’opera che al pubblico non costerebbe nulla sembrerebbe indispensabile. Il nuovo stadio da 35 mila posti costerebbe 120 milioni di euro, fatto con soldi privati e garantirebbe al Paese di incassare 5 o 6 milioni di euro di tasse e circa la metà alla Sicilia. Darebbe lavoro a 2300 persone per un anno e mezzo e altrettante ne impiegherebbe dopo per la gestione di quel che girerebbe attorno ad una struttura aperta tutta la settimana”.
Altro capitolo ormai annoso del matrimonio tra Zamparini e il Palermo è quello relativo alla ricerca di nuovi soci, che il presidente ribadisce non di aver mai arrestato: “Certo, anche se non è facile portare qui investitori stranieri, perché il sistema Italia non incoraggia: troppa burocrazia, troppi limiti. Eppure qualcosa potrebbe maturare. Non solo arabi, potrebbe essere americano, russo, ma anche sudamericano. Se trovo un imprenditore disposto ad investire 100 milioni di euro, gli lascerei la poltrona di presidente e il Palermo potrà avere una squadra da Champions e tenere in Sicilia Dybala e Vazquez”.
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08 Gennaio 2015, 12:12