04 Luglio 2017, 20:01
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PALERMO – Dopo le dimissioni del CdA e, conseguentemente, la fine della breve era Baccaglini, Maurizio Zamparini torna ad assumere il pieno potere del Palermo, qualora ne abbia mai perso l’egemonia. Il patron friulano, nonostante la delusione per il closing saltato, non si scoraggia e, anzi, rilancia pensando già al futuro: in agenda c’è la nomina di un nuovo presidente, il mercato, ma anche nuovi investitori, perché il club rosanero rimane in vendita. “Ci sono dieci giorni per avere il sì del nuovo presidente, sto lavorando anche su quello – ha detto a ilovepalermocalcio.com –. Appena avrò notizie le comunicherò immediatamente. Non abbiamo ancora un identikit preciso, stiamo vagliando tre o quattro figure”.
Il fallimento di Baccaglini non ha fatto cambiare idea a Zamparini, che non ha nascosto di voler cedere la società ad investitori siciliani che abbiano a cuore il Palermo e che abbiano altresì le facoltà di fare rivivere i fasti di un tempo: “Alcuni acquirenti si sono fermati: dato che stavo trattando con Baccaglini. Adesso tutti sono tornati all’assalto, almeno quattro cordate. Devo spingerli con i piedi fuori dalla porta. Li sto esaminando tutti, non voglio siano il Baccaglini bis”.
Sul mercato il neo direttore sportivo Lupo sta cercando di stringere i tempi per dare corpo ad una piccola rivoluzione: “Faremo 6-7 acquisti. Cissé è già chiuso, l’abbiamo preso. Ma non ci fermiamo qui, ne arriveranno altri”.
“Alcuni acquirenti si sono fermati: dato che stavo trattando con Baccaglini. Adesso tutti sono tornati all’assalto, almeno quattro cordate. Devo spingerli con i piedi fuori dalla porta. Li sto esaminando tutti, non voglio siano il Baccaglini bis”.
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04 Luglio 2017, 20:01