Zamparini: “Salvezza possibile |Arabi interessati al Palermo”

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11 Febbraio 2013, 15:40

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PALERMO – Il misero bottino di un punto in due partite casalinghe con Atalanta e Pescara, l’ultimo posto in classifica e la contestazione della tifoseria rosanero non abbattono le speranze e il morale del presidente Zamparini. “Domenica notte ho dormito nonostante il pareggio contro il Pescara – ha dichiarato il patron – la nostra era una squadra messa in campo da tre giorni, l’allenatore c’è da pochissimo tempo ed alcuni elementi devono trovare ancora la migliore condizione. La squadra è unita e crede nell’impresa. Ieri c’è chi ha pianto nello spogliatoio e questo la dice lunga sulla voglia del gruppo. Con sei punti saremmo fuori dalla zona salvezza? E’ davvero un peccato. Ci crediamo tutti comunque, dobbiamo crederci perchè la squadra c’è”.

Zamparini pensa che le assenze di Miccoli e Ilicic siano state determinanti: “Senza Miccoli ed Ilicic è dura, sono giocatori determinanti, specie nelle partite in casa. Abbiamo comunque scoperto Fabbrini che è un buon giocatore. Ieri forse abbiamo giocato peggio che con Gasperini, con lui la squadra aveva un’idea di gioco ben precisa. Miccoli ha commesso un’ingenuità facendosi espellere dalla panchina, ma è anche vero che gli arbitri sono stati esagerati, il ricorso purtroppo non è servito a nulla. E’ stata una vera e propria beffa: prima il pari del Cagliari e poi la squalifica di Miccoli”.

La retrocessione fa paura a tutti, ma Zamparini resta fiducioso: “Mi spiace che nessuno creda nella salvezza, non è che abbiamo sempre giocato malissimo. Contro Atalanta e Pescara non siamo stati distrutti, siamo solo andati in confusione lasciando spazio alle ripartenze degli avversari”. Il patron non si scompone neanche di fronte all’ipotesi di una retrocessione dei rosa in serie B: “Il Palermo ha fatto 50 anni in B, non capisco questa tragedia della retrocessione. Se accadesse, faremmo come la Sampdoria che è tornata subito in A”. Poi commenta la contestazione dei tifosi partita ieri dagli spalti del Barbera e da quella curva Nord da cui si sono levati cori pieni di rabbia all’indirizzo del patron friulano: “La contestazione è manovrata, probabilmente anche da prima della gara contro il Pescara. L’ipotesi di un azionariato popolare che circola in questi giorni su Facebook? In caso di azionariato popolare sono disposto a fare uno sconto – commenta scherzando Zamparini -. Dubito che si trovino 500.000 azionisti, è solo demagogia. La stampa da rilievo solo alle voci contrarie, io che non sono palermitano vengo trattato malissimo dopo quello che ho dato a Palermo in 10 anni. La verità è che la gente di Palermo, quella vera, mi è vicina, mi fermano per la strada per cercare conforto. Ipotesi vendita a Lo Monaco? – grossa risata ndr – . Semmai è Lo Monaco che farebbe retrocedere il Palermo per poi rubarlo a me. Sarei solamente un masochista. Tornando a parlare di cose concrete, non ho nessuna paura della serie B, in caso di retrocessione perderemmo valore ma non darei corso ad alcuna smobilitazione. Sono sicuro che risaliremmo subito in serie A come ha fatto la Sampdoria. Io non mollo, anzi lavoro da giorni sotto traccia per fare un grandissimo Palermo con dei soci importantissimi. Il Palermo deve restare in serie A”.

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Parole che il presidente ha ribadito in un comunicato ufficiale pubblicato nel primissimo pomeriggio sul sito ufficiale del club di viale del Fante che recita così: “Leggo attonito ll fantacalcio Palermo/Zamparini. Dopo 10 anni di amore per questa città pensavo di essere conosciuto. Non ho mai fatto il calcio per interesse. E’ vero che è facile salire sul carro dei vincitori e tirare sassi ai perdenti: ma io non sono un perdente. Voglio che il Palermo si salvi e ha l’ottanta per cento di possibilità secondo me. Se non si salvasse risalirebbe in fretta. Voi non aiutate la squadra a restare in serie A con il vostro atteggiamento negativo. La squadra ha bisogno di amore e qualcuno semina odio. Questo può portare alla serie B. Lo Monaco non tornerà a Palermo. Il fondo arabo che già ha da un anno i contatti con me mi ha confermato la sua volontà di ingresso in società se il Palermo resterà in serie A, ma solo con il riferimento dell’imprenditore Zamparini. Questi sono fatti che tanti di voi non meritano. Questi fatti per quelli di voi negativi sono “invenzioni”. Io non sono una invenzione. Ho 72 anni, onestà, serietà, trasparenza, amore sono sempre stati i miei valori: vedete di meritarli!”.

In serata il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha auspicato il superamento del momento di crisi della squadra rosanero e l’arrivo di investitori arabi nel progetto di rilancio del club in futuro: “Superata l’attuale fase di crisi – recita una nota del primo cittadino – , la squadra di calcio di Palermo potrà e dovrà divenire un biglietto da visita della città in Italia e nel mondo, anche in quello arabo”.

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11 Febbraio 2013, 15:40

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