25 Giugno 2013, 12:55
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CATANIA. Un parco Gioeni in festa, tra bazar, spazi espositivi, arti visive, danze, yoga, iniziative di solidarietà e performance di vario tipo, senza dimenticare, ovviamente, la musica, nelle vesti del rock, quello duro, da ascoltare al massimo volume. Per veri intenditori. Zanne festival nasce sulla spinta di un amore personale dei membri fondatori dell’associazione per le band che ne compongono la tre giorni. Dopo l’esibizione di giovedì scorso di <due polveriere con la miccia accesa>, i Black Lips, e Fidlar (il cui nome è un acronimo), da Atlanta i primi e da Los Angeles i secondi, stasera sarà la volta degli Swans (tradotto, i cigni), una delle band più amate e di culto che la storia del rock conosca: oltre 30 anni e 12 dischi (l’ultimo “The Seer” è considerato dai critici di tutto il mondo una delle pietre miliari del rock) segnati da rock, post rock, ambient, industrial, folk apocalittico redatto sotto forma di algide ballad, percussioni a volte sotto traccia ed altre ossessive, elettronica distorta, volumi altissimi e sussurri. E Michael Gira, figura imponente e dall’adolescenza burrascosa, rappresenta, di certo, la forza musicale della band, del cui nome disse: “I cigni sono maestosi, bellissime creature con un cattivo temperamento”.
Grande chiusura del festival, mercoledì 3 luglio, alla presenza di Jon Spencer Blues Explosion: una vera macchina da guerra, fatta da blues, rock’n’roll, funk e soul. Un frontman e un musicista di devastante potenza, due provocatori … terribilmente sexy, in grado di far saltare i palchi di tutto il mondo, grazie ad un sound facilmente riconoscibile ed a loro riconducibile. L’apertura sarà affidata ai trevigiani New Candys, quattro ragazzi con l’arte di miscelare sapientemente rock’n’roll e psichedelica; al debutto nel 2012 con “Stars Reach the Abyss” per Foolica Records, reduci di un tour che si è tenuto in giro per l’Inghilterra.
“Zanne Festival – dichiara Nicola Compagnini, presidente associazione Kizmiaz nonché organizzatore dell’evento – rappresenta l’evoluzione naturale della tre giorni, denominata Kizmiaz, interamente dedicata al rock’n’roll, che in quell’occasione ospitò King Khan & the Shrines, King Automatic, King Salami, Cynics e Reverend Beat-Man”. Cosa ha ispirato il nome del festival? “Certamente il simbolo della nostra Catania, l’imponente e svettante liotru – risponde Compagnini – che vogliamo tutti torni a barrire. Da qui le Zanne del ‘Liotro’, rievocazione dei fasti di una città un tempo teatro di grandi eventi. Il nostro intento è di estendere l’invito a tutta la cittadinanza – prosegue – recuperando uno spazio cittadino di vitale importanza, quale il Parco Gioeni, destinandolo alla musica, alla cultura e alle attività en plein air”.
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25 Giugno 2013, 12:55