12 Aprile 2024, 06:01
2 min di lettura
CATANIA – “Dobbiamo tenere in casa i nostri figli. Non ce la sentiamo di mandarli a scuola con le zecche“. Valeria Battaglia ha un figlio di undici anni che frequenta il plesso di Vaccarizzo-Codavolpe dell’istituto comprensivo Fontanarossa di Catania. Una scuola che, dopo una ristrutturazione che si è protratta più a lungo del previsto, ha riaperto i battenti con grande sollievo dei residenti della zona. Prima costretti ad accompagnare (o a mandare) i figli fino a Librino.
Adesso, però, il problema è un altro: le zecche che, come mostrano le immagini realizzate da mamme e papà dell’istituto, passeggiano agevolmente sui muri esterni della scuola, sui davanzali delle finestre e sulla pavimentazione del cortile interno. “Le insegnanti non fanno più uscire i ragazzi in cortile – spiega Battaglia – perché il timore è che possano essere morsi. Mio figlio, d’ora in poi, sarà assente. Almeno finché la situazione non si sarà risolta”.
Accanto a lei ci sono altre mamme. E Massimo Fazio, componente del Comitato civico di Vaccarizzo, dà loro manforte. “Non riusciamo ad avere risposte, vogliamo solo che venga fatta una disinfestazione come si deve“. Ma il macchinario per eseguirla è temporaneamente in manutenzione. “Già la prossima settimana dovremmo essere in grado di sistemare la situazione”, spiega l’assessore alla Pubblica istruzione Andrea Guzzardi, raggiunto al telefono da LiveSicilia.it.
“Noi la disinfestazione la facciamo e l’abbiamo sempre fatta. L’ultima, all’interno della scuola, circa una settimana fa”, prosegue il componente della giunta guidata dal sindaco Enrico Trantino. Nei giorni scorsi, infatti, le zecche si erano fatte vedere anche all’interno dei corridoi dell’istituto. “D’accordo con la dirigente scolastica, siamo intervenuti immediatamente – continua Guzzardi – Adesso, però, è un problema che riguarda l’esterno dell’istituto”.
Il tema, secondo l’assessore, è molto semplice: il plesso scolastico è circondato da terreni privati e incolti. Aree verdi in cui, in assenza di manutenzione da parte dei legittimi proprietari, si sviluppano colonie di zecche che, poi, si muovono. Fino ad arrivare alla scuola. “Se non intervengono i privati, noi non possiamo fare niente”. Ma un terreno incolto, visto l’approssimarsi della stagione calda, diventa un problema anche per via degli incendi: non si può agire in danno ai proprietari, per la disinfestazione così come per le misure contro i roghi? “Per gli incendi si può fare e lo faremo, per le zecche purtroppo no”.
Per questo, quando il macchinario per la disinfestazione sarà tornato dalla manutenzione, intanto sarà usato negli spazi esterni del plesso Vaccarizzo, per bonificarli. “Nella stessa settimana faremo anche un sopralluogo, anche per verificare la possibilità di realizzare una linea tagliafuoco di tre metri che separi i terreni a rischio dall’istituto scolastico”, conclude Guzzardi.
Pubblicato il
12 Aprile 2024, 06:01
vai a questa pagina