25 Giugno 2014, 16:59
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CATANIA – Complice il caldo soffocante di questi giorni adesso a Catania è emergenza. Dopo il rogo all’interno del parco Gioeni di oggi, il consigliere comunale del centrosinistra Carmelo Sofia chiede l’intervento urgente delle squadre di operai per combattere il pericolo delle fiamme. “Gli incendi degli ultimi giorni hanno prodotto una vera e propria psicosi che va combattuta con la bonifica di tutto il territorio – spiega Sofia – l’ultimo rogo ha causato il panico nel territorio di “Barriera-Canalicchio” con centinaia di residenti delle abitazioni circostanti costretti a tapparsi in casa in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco. Non solo, le fiamme e le nubi hanno causato grandi problemi anche alla viabilità con le strade quasi completamente invase dal fumo”.
Una situazione critica dove resta alta la polemica per la mancata bonifica dell’aree abbandonate nella parte nord della città e nella periferia sud nonostante siano molte le segnalazioni arrivate a Palazzo degli Elefanti su zone fortemente a rischio. “Parliamo di interi ettari dove basta una piccola scintilla o un mozzicone di sigaretta per scatenare un inferno – prosegue Sofia – da qui l’importanza della prevenzione e della bonifica dei terreni e persino dei parchi come unico sistema per evitare che la sede dei vigili del fuoco di via Beccaria continui ad essere sommersa da continue segnalazioni di roghi in tutta la città. Personale che oggi si trova in grande difficoltà nel rispondere prontamente alle emergenze a causa della carenza di personale e dei mezzi a disposizione”.
Lavorare in collaborazione con il comune con una tabella di marcia molto articolata. Squadre di operai, trattori e decespugliatori che nei prossimi due mesi dovranno ripulire le giungle di sterpaglie ed erbacce soprattutto a Librino, San Giovanni Galermo, Santa Maria Goretti e Monte Po e all’interno dei principali polmoni verdi della città come il Boschetto della Plaia, Parco Librino, Parco Fenoglietti. Zone molto vaste che dovranno essere messe in sicurezza con fasce “taglia fuoco” di circa cinque metri.
“Un sistema questo – continua il consigliere comunale – per evitare che, una volta scoppiato l’incendio, le fiamme possano propagarsi, lambire le abitazioni circostanti, mettere in pericolo la gente e distruggere la flora cittadina. In questo progetto grande attenzione bisogna dare alle circoscrizioni cittadine che, attraverso l’istituzione di una “task-force” a cui farebbero parte anche dei volontari, potrebbero effettuare un primo intervento per contenere le fiamme e proteggere le abitazioni limitrofe in attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso”.
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25 Giugno 2014, 16:59