21 Gennaio 2021, 05:02
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CATANIA – Zona rossa. Decine e decine di genitori e bambini ammassati all’ingresso della scuola Deledda di Catania. Alcuni padri non ci stanno, sale la tensione e inviano una segnalazione a LiveSicilia: “Così non ha senso – dicono – rischiamo di contagiarci”.
Sono da poco passate le otto del mattino in piazza Montessori. All’ingresso della Deledda, una delle scuole più importanti della città, c’è la calca di genitori e studenti. Tutt’intorno vige la zona rossa. A Catania c’è stato un boom di decessi e di contagi. Le misure sono severissime, ma in quello spazio che lambisce l’ingresso dell’istituto, nessuno vede. Nessuno interviene. E tra alcuni genitori sale la tensione.
“Facciamo i tamponi settimanalmente, stiamo rispettando tutte le regole – dicono i genitori a LiveSicilia – ma abbiamo paura per noi e per i nostri figli”. E ancora: “Non è possibile che nessuna regola venga rispettata e che non ci sia nessuno a farle rispettare. Abbiamo paura. Paura che quel diritto alla scuola sia inconciliabile con il rischio di contagio”.
La scena si ripete all’ingresso e all’uscita degli studenti. Le foto sono emblematiche. Genitori ammassati alle 8.00 del mattino e dopo le 13.30.
Una scena che ricorda quella degli uffici postali e degli altri luoghi a rischio contagio, per il Covid – 19.
Proprio ieri l’assessore alla pubblica istruzione Roberto Lagalla è stato sentito in Commissione Cultura all’Ars, ha ricordato che “per non pregiudicare il lavoro fin qui svolto e per evitare ulteriori difficoltà al proseguimento delle attività didattiche è fondamentale vigilare sulle aree urbane in prossimità degli istituti scolastici, dove occorre prevenire il formarsi di assembramenti, soprattutto da parte dei genitori”.
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21 Gennaio 2021, 05:02
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