Sette anni a Cuffaro: | "Lascio ogni incarico" - Live Sicilia

Sette anni a Cuffaro: | “Lascio ogni incarico”

La sentenza d'appello del processo talpe
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9 min di lettura

Il senatore Udc, Totò Cuffaro, condannato a 7 anni di carcere nel processo d’appello per favoreggiamento aggravato e rivelazione di segreto istruttorio annuncia di lasciare ogni incarico nel partito. “So di non aver mai voluto favorire la mafia – dice Cuffaro – e di essere culturalmente avverso a questa piaga, come la sentenza di primo grado aveva riconosciuto. Prendo atto però della sentenza della corte di appello. In conseguenza di ciò lascio ogni incarico di partito. Mi dedicherò, con la serenità che la Madonna mi aiuterà ad avere, alla mia famiglia e a difendermi nel processo, fiducioso in un esito di giustizia”.

Il processo
Cuffaro è stato un elemento importante del sistema che smistava le informazioni sulle indagini che la procura effettuava, facendole giungere a chi era indagato. Il capomafia di Brancaccio, il medico Giuseppe Guttadauro, così ha smesso di parlare nel salotto di casa sua, come Michele Aiello, Giorgio Riolo e Giuseppe Ciuro hanno cambiato numeri di telefono per creare una “rete” protetta dalle intercettazioni. Questo è quello che dice la sentenza di secondo grado del processo alle “talpe”, letta da Giancarlo Trizzino, presidente della terza sezione penale della corte d’appello di Palermo, dopo un giorno di camera di consiglio.

I giudici entrano nell’aula bunker del Pagliarelli con qualche minuto di anticipo rispetto a quanto annunciato. Cala il silenzio. Qualche minuto prima è giunto Totò Cuffaro con suo fratello e altri personaggi a lui vicini. Era nervoso l’ex governatore, il suo volto sincopato dalle smorfie tradiva l’attesa ma con atteggiamento dignitoso. “Rispetterò la sentenza, come ho sempre fatto” ha continuato a ripetere ai cronisti. Il presidente della corte legge la sentenza di “parziale riforma” del verdetto del primo grado. A Totò Cuffaro è stato riconosciuto il favoreggiamento aggravato dall’agevolazione dell’organizzazione mafiosa, il famigerato articolo 7 (legge 152 del ’91). Per lui sette anni di reclusione contro i 5 della prima sentenza. Anche gli altri principali imputati hanno visto lievitare le condanne. Il manager della sanità siciliana, Michele Aiello, dovrà scontare 15 anni e 6 mesi (erano 14 in primo grado) per associazione mafiosa e altri delitti. Il maresciallo “traditore” del Ros dei carabinieri, Giorgio Riolo, ha visto aumentare di un anno la pena da scontare (8 anni) e aggravare la sua posizione: da favoreggiamento a concorso esterno.

Cuffaro fugge via dall’aula, assiepato dai cronisti, si ferma nello spiazzo antistante le aule bunker del Pagliarelli, trattiene le emozioni nonostante le pressioni dei giornalisti. Rientra nell’atrio che dà sull’aula dove è stata letta la sentenza. E’ scuro in volto. Dice: “Rispetto la sentenza ma io non sono mafioso né ho agevolato la mafia”. Riesce all’esterno, si ferma a parlare con l’avvocato Mormino e poi entra in auto. Prima di partire, rispondendo a una domanda, spiega che il suo percorso politico subirà delle modifiche. Poi l’auto schizza via quasi travolgendo una guardia del corpo di Cuffaro.

L’impianto accusatorio, sostenuto dai pg Daniela Giglio ed Enza Sabatino, è stato accolto in pieno. I legali di Cuffaro – Nino Mormino e Nino Caleca – hanno già annunciato ricorso in Cassazione. Tutto ormai si gioca proprio sull’articolo 7. I reati contestati all’ex presidente della Regione siciliana, senza l’aggravante, già il prossimo anno saranno prescritti. E un interrogativo resta dopo le sentenze dei primi due gradi di giudizio. Se è vero che Cuffaro ha rivelato ad Aiello le indagini che investivano le due “talpe” in procura, chi è il personaggio “romano” che ha informato l’ex governatore?

I CIMMENTI DEI LETTORI DURANTE LA DIRETTA

  • scritto da sola

speriamo bene

  • scritto da Jack La Motta

    …rullo di tamburi…

  • scritto da Siculo

    se lo prescrivono…..! che copione perfetto: tutti a dire che è stato assolto e travaglio a ripetere che non è così…

  • scritto da Siciliabedda

    dove sono i cannoli???

    ora cosa direte? non si deve più riscrivere la storia della DC???

    cosa vi inventere adesso? i giudici sono comunisti? cosa dice casini?

    zitti tutti che è meglio!!!

  • scritto da Ciccio

    E ora???

  • scritto da alex

    ora il rischio e’ che cuffaro diventi presidente del consiglio.
    saluti

  • scritto da Il Siciliano !!!

    Non credo che nessun siciliano di buon senso possa gioire oggi per questa sentenza. Però, per favore, non scrivete più che Cuffaro è stato il miglior governatore, nè che ci si auguri un suo ritorno alla guida della nostra regione!!! Per favore!!!

  • scritto da logi

    Sarebbe una benedizione farsi governare da uno condannato in appello per favoreggiamento a Cosa Nostra?????????????? Ma dai!!!!!!!

  • scritto da bendicò

    @sicilia bedda
    si, stiamo tutti zitti, attoniti.
    Parla solo tu, che sei tanto bravo e lucido.

  • scritto da andersonefareweto

    Il ricorso alla Corte di Cassazione credo sia inevitabile, vista anche la differenza nelle sentenze tra i due gradi di giudizio.
    Fino ad allora, per la legge, Cuffaro rimane innocente.
    Credo, però, che adesso all’interno dell’UDC sia inevitabile l’apertura di un serio ed approfondito confronto tra chi ha difeso a spada tratta le posizioni dell’ex Presidente, “appiattendosi” su di esse, e chi, invece, ha proposto una diversa strategia politica per il partito, più aperta a soluzioni innovative, che possano comprendere anche differenti scelte politiche sulle future alleanze.

  • scritto da Siciliabedda

    voi che gestite il sito live sicilia perchè non fate un sondaggio:

    chi volete CUFFARO o LOMBARDO?

    che fa… non ne fate più sondaggi???

    chi fa finiù ù babbiu? ah!!!

  • scritto da tonino

    E vai……….CANNOLI PER TUTTI………..

  • scritto da Roberto Puglisi

    Questo tono che lei usa è scorretto e ingiusto. Nessuno di noi ha mai avuto voglia di babbiare. Se lei vuole babbiare, ha sbagliato proprio contesto. Saluti

  • scritto da sola

    finalmente giustizia.

  • scritto da Ciccio

    @Sola: c’è ancora la Cassazione!

  • scritto da siciliano

    Concordo con “Sicilia bedda” avevo già scritto qualche tempo fa che questo è un giornale estremamente fazioso

  • scritto da Michele Bottone

    Ora cominci una nuova stagione in cui alla sbarra vengano portati gli associati esterni della pdl e del pd. Per non interrompere la sacrosanta pulizia nelle istituzioni regionali, che è dovuta ai siciliani onesti e non clienti dei soliti noti.

  • scritto da anna

    di solito i politici che sbagliano non vanno mai in carcere.Il cuffaro verrà premiato x tutto il male che ha fatto.In Italia è così.

  • scritto da Roberto Puglisi

    Caro Siciliano, francamente siamo stanchi di lettori come lei che si permettono critiche basate sul nulla. E io non ho nemmeno più voglia di usare con lei – e con quelli come lei – ipocrisie diplomatiche. Noi abbiamo un biglietto da visita che parla chiaro: è il nostro lavoro di ogni giorno. Se ha critiche specifiche, le faccia. Ma eviti giudizi sommari non argomentati. E se proprio ci considera faziosi, non ci legga. Noi non desideriamo lettori tanto superficiali da sparare a zero sul lavoro degl altri, senza sapere perché. Non è questo il senso della comunità che abbiamo creato. Non è questa la strada del dialogo che vogliamo con i nostri lettori, che sono molto più accorti di lei. Queste posizioni qualunquiste non le accettiamo. Ripeto: non ci legga più, perché nulla ci può offrire come arricchimento e come critica seria al nostro operato. Sarà un reciproco sollievo. Saluti.

  • scritto da Giancarlo

    Chi vuole che Cuffaro torni a fare il governatore vuole che la Sicilia rimanga sempre ferma e che sia la Mafia ad inghiottirsi tutte le risorse che servono per far crescere la Regione.
    Vorrei sapere alla luce di questa sentenza cosa dirà il cerchiobottista Casini???
    Da siciliano emigrato provo una grande vergogna che ci sia ancora gente che crede in Totò Cuffaro, aldilà della sentenza di oggi…
    Ma cosa vi aspettate qualche raccomandazione???
    Non c’è più niente per nessuno e fra un anno la Sicilia imploderà insieme ai suoi politici che non possono più mantenere le promesse.
    Ad majora!!!

  • scritto da enzo

    Sarebbe bene precisare che la Cassazione analizza eventuali deficenze tecniche nel corso dei dibattimenti ed una eventuale annullamento della sentenza, provocherebbe il rifacimento del processo d’appello, che di per se non significherebbe automaticamente assoluzione o riduzione della pena. E ancora presto, ma non vè dubbio che il giudizio su Cuffaro dovrà per forza di cosa essere politico, e riguarderà il suo partito, le alleanze, e anche chi lo ha votato. Oggi credo che valga di più il silenzio e il rispetto per una sentenza, ma anche per un uomo che in ogni caso ha dimostrato grande rispetto della Corte e delle istituzioni.

  • scritto da Rodrigo80

    Dice un vecchio detto della mia zona: Tanto la brocca và all’acqua fino a quando si rompe!!!!!! A questo punto, la politica siciliano dovrebbe aprire una seria riflessione sulla questione morale della propria classe dirigente. Comunque, ogni giorno che passa, apprezzo sempre più l’opera di riformismo messa in campo dal governatore Lombardo. Altro che trasformismo, le magagne si scoprono dal momento che ci si trova a governare direttamente, e non nelle campagne elettorali o negli accordi pre-votazioni. Sono certo che di scheletri ne usciranno altri dagli armadi della Regione siciliana….

  • scritto da bendicò

    @enzo
    Sei in errore.
    La Cassazione può anche annullare senza rinvio alla Corte di Appello una sentenza di condanna.
    Ciò avrebbe il significato giuridico di una piena assoluzione.
    Potrebbe anche Cassare o annullare con rinvio alla Corte, ergo nuovo processo, o rigettare il ricorso del ricorrente.
    Ma la prima opzione è assolutamente prevista dalla legge.

    Temo che per Cuffaro oggi si apra un percorso che potrebbe essere simile a quello di Mannino, comunque la si veda, un lunghissimo calvario.

  • scritto da giusicilia

    ricordatevi sempre cosa è successo a mannino

    cari saluti

  • scritto da gianluigi

    @ andersonefareweto

    Quindi per lei due gradi di giudizio non significano niente: complimenti per la lucidità d’analisi e la sua indubbia competenza giuridica (ovviamente sono ironico).
    E’ lampante che da dietro una tastiera e in modo pressocchè anonimo si possano scrivere tutte le corbellerie che passano per la mente (molto obnubilata nel suo caso) ma sarebbe divertente che lei le sparasse così grosse in un contesto non virtuale.
    La compiango.

  • scritto da Giuseppe

    Al di là dei tecnicismi della cassazione, rimane il fatto che la condanna è stata confermata in appello, anzi aggravata dall’associazione mafiosa.
    Certo la cassazione può stravolgere tutto, (è nelle sue prerogative), lo ha già fatto con il giudice ammazzasentenze, il famoso Carnevale.
    Ma tutto questo non toglie il giudizio storico e morale su Mannino e Cuffaro.
    Si può trovare il cavillo per non farsi condannare al carcere, ma non si può cancellare quello che si è e quello che si è fatto. Il marchio, insomma, rimane.
    Purtoppo di questa situazione chi ne piange di più le conseguenze è la Sicilia, in bàlia di questi pseudo politici (a dx come a sx).

    P.S.: perché non hai pubblicato il mio commento? Non ho rispettato la netiquette o c’è stato un problema tecnic


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