Noredine, il venditore di giocattoli|che sognava l'arrivo della sua famiglia - Live Sicilia

Noredine, il venditore di giocattoli|che sognava l’arrivo della sua famiglia

Prognosi riservata per il giovane
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Stava per avviare le procedure perché lo raggiungessero in Italia anche sua moglie e la sua bambina di due anni, che sono adesso in Marocco e che ancora non sanno nulla di quanto è successo. I soldi che guadagnava – 30, 40 euro al giorno, dicono – servivano a questo. È quanto raccontano i parenti di Noredine Adnaneno, 28 anni, venditore ambulante di origini marocchine, adesso ricoverato in gravi condizioni al Centro ustioni dell’ospedale Civico di Palermo.

Una pattuglia di vigili urbani gli stava sequestrando la merce, esposta in una bancarella in via Ernesto Basile, quando si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. “Ha ustioni nell’85% del corpo, le sue condizioni adesso sono stazionarie, ma gravi” afferma Alfonso Maurizio Fallea, chirurgo plastico del Centro ustioni, dove l’uomo è arrivato intorno alle 15 e 30 di oggi. Nonostante l’intervento tempestivo dei vigili, “solo la faccia anteriore degli arti inferiori non presenta ustioni. Purtroppo – conclude il medico – la benzina è implacabile e la prognosi è riservata”.

“Lo avevano fermato cinque volte questa settimana. Ha tutto in regola, ma non poteva restare nello stesso punto per più di un’ora. La sua bancarella è lunga due metri ed è difficile trasportarla, comunque, non dava fastidio a nessuno” spiega un cugino. “Vive qua con il padre, due fratelli, anche loro venditori ambulanti, al cognata e sua nipote. Questa settimana stava preparando i documenti per portare in Italia sua moglie e sua figlia di due anni, aveva bisogno di soldi per pagare loro i biglietti. Ancora non siamo riusciti ad avvertirle” ha aggiunto. “Suo padre – ha continuato – ha molta paura, si è agitato molto quando ha visto il figlio in quelle condizioni”. Non si sarebbe mai aspettato un gesto simile, “è sempre stato un bravo ragazzo”.


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