"Strane scuole" per l'intercultura |Un libro per Fatima Del Castillo - Live Sicilia

“Strane scuole” per l’intercultura |Un libro per Fatima Del Castillo

“Strane Scuole” sono quelle che negli ultimi mesi hanno lavorato in rete per promuovere l’intercultura all’interno degli istituti scolastici di Palermo. Ma è anche il titolo di un libro che oggi è stato presentato allo Steri nell’ambito del festival  “Sole Luna, un ponte tra le culture”.

LA PRESENTAZIONE ALLO STERI
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“Sembra di essere a scuola” dice l’assessore comunale alla Scuola Barbara Evola, quando una bambina le prende il microfono dalle mani per salutare il pubblico. A circondarlo, infatti, oltre ai tanti alunni di origine straniera che giocano sotto i portici dello Steri anche tanti cartelloni. Il frutto del lavoro dell’ultimo anno scolastico durante il quale alcune scuole palermitane hanno lavorato, grazie agli interventi della Scuola italiana per Stranieri, finanziato con i fondi regionali Por, per garantire l’apprendimento dell’italiano e l’integrazione.

Un lavoro che è stato raccolto in un libro, dal titolo “Strane scuole, l’italiano per i nuovi arrivati e per tutti”. Un libro è solo “la fotografia di questo lavoro allo stadio di partenza” e la fotografia di un sito, (www.stranescuole.it ) che sarà continuamente aggiornato attraverso nuovi contenuti. Il volume, a cura del docente universitario Chiara Amoruso, è stato dedicato a Fatima Del Castillo, insegnante della scuola De Gasperi, impegnata per favorire l’integrazione dei bambini della comunità rom: “Questo libro – spiega Mari D’Agostino, ideatrice del progetto – poteva essere concluso anche ad ottobre. Ma dopo la scomparsa di Fatima abbiamo voluto concluderlo il prima possibile, anche se con un po’ di imperfezioni. Eppure sono sicura che avrebbe apprezzato questa giornata, perché sapeva amare i colori e anche le imperfezioni”.

Del Castillo aveva dedicato alla comunità rom gli ultimi sette anni della sua vita.“Attraverso i laboratori, i bambini, non hanno solo appreso l’italiano ma hanno anche approfondito la loro conoscenza del romanì, scrivendo fiabe proprio nella loro lingua madre” spiega il dirigente scolastico della De Gasperi Maria Giovanna Granata.

A ribadire il concetto che la “diversità è ricchezza” è anche l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania: “Palermo è già una società multietnica – afferma l’assessore – per molto tempo la nostra cultura si è imbastardita, adesso deve diventare bastarda. Deve nascere, cioè, una nuova cultura che si compone delle contaminazioni delle tante realtà culturali che a Palermo esistono”.

Un augurio che fa proprio anche il rettore Roberto Lagalla, che ha spiegato come partendo dalla lingua e dalla scuola sia possibile costruire una società di “pari”. “È dalla scuola che si costruisce il cittadino, grazie al lavoro di tante insegnanti che lavorano silenziosamente”. “Eroi normali” come il rettore ha definito Fatima Del Castillo. “Una compagna” come ha voluto chiamarla l’assessore Evola, che con lei ha condiviso “idee e ideologie”. Del Castillo infatti si era candidata nella lista “La sinistra e gli ecologisti” alle ultime elezioni, nonostante il male che l’aveva colpita, che non le aveva impedito di impegnarsi in questo progetto di intercultura.

“Nonostante le ultime politiche abbiano trasformato le nostre aule in classi parcheggio – afferma la Evola – e nonostante i tanti vincoli dell’Unione Europea che ci costringono a presentare dei progetti copia-incolla, ecco che si è riusciti a realizzare un lavoro straordinario. Un lavoro che è solo un punto di partenza, perché deve entrare in tutte le scuole. È una battaglia che deve continuare”.

 


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