Ecco dove lavorerà | il dirigente condannato - Live Sicilia

Ecco dove lavorerà | il dirigente condannato

Livesicilia pubblica la notizia di un dirigente nominato da Orlando anche se condannato per avere intascato una mazzetta e si scatena la polemica sul web. Che sfugge però alla domanda principale di questa vicenda: era proprio necessario nominare questo dirigente a capo di uno dei settori strategici del Comune? Ecco di cosa si occuperà il signor Alfredo Milani.

IL CASO MILANI SCUOTE IL COMUNE
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Il 19 luglio, nel pieno delle celebrazioni di Borsellino, l’ufficio stampa del Comune di Palermo dirama un comunicato nel quale viene tracciata la nuova mappa della burocrazia. E’ il Comune stesso che scrive di nomine e di nuovi dirigenti. I nostri cronisti notano che tra i nominati c’è un funzionario che nel 1999 viene arrestato per aver preteso una mazzetta da un imprenditore. Si chiama Alfredo Milani, fu denunciato dal cugino di Orlando, all’epoca sindaco, confessò tutto, patteggiò la pena, fu condannato dalla Corte dei Conti a risarcire la città di Palermo per danno d’immagine.

Il comunicato dell’ufficio stampa non precisa l’incarico di Milani. Scrive che il dirigente è stato nominato nell’Area Bilancio, Risorse e Tributi. Quando intascò la tangente, tredici anni fa, Milani era a capo dell’Ufficio Tributi.

Livesicilia accerta i fatti, controlla le fonti, pubblica la notizia. A prova di ogni smentita. Smentita, invece, che arriva, rabbiosa e francamente un po’ sopra le righe, da parte dello staff di Orlando. I cronisti di Livesicilia sarebbero pseudogiornalisti, avrebbero distorto la verità, preso un abbaglio, non avrebbero chiesto spiegazioni alla giunta, non avrebbero pubblicato le smentite di Orlando, sarebbero addirittura andati ad una conferenza stampa del sindaco, ripreso le immagini mai mandate in onda poi sul sito.

Inutile dire che, punto su punto, abbiamo replicato e i fatti, appunto, ci danno ragione. Perchè ci dicono che il sindaco Orlando nella manovra di spoil system determinata all’atto del suo insediamento, ha nominato il signor Afredo Milani, reo confesso di aver intascato una tangente, a capo di uno dei settori più strategici e vitali del Comune di Palermo. Con determina sindacale numero 194 a Milani infatti è stato conferito l’incarico di dirigente responsabile del servizio fitti presso il Settore Risorse Immobiliari del Comune. Assieme all’Avvocatura generale, alla Ragioneria generale e al settore Tributi, è il servizio per certi versi più importante e strategico dell’amministrazione. Di cosa si occuperà il nuovo dirigente condannato per essersi intascato una mazzetta? Di gestione e locazione del patrimonio comunale di edilizia residenziale pubblica, del patrimonio disponibile del Comune, delle gestioni condominiali, degli ordinativi di incasso, dell’assegnazione di beni confiscati o per finalità istituzionali dell’ente, delle demolizioni di immobili abusivi, del reperimento, locazione ed assegnazione di immobili per uffici e scuole di competenza comunale, di concessioni a terzi di immobili destinati alla realizzazione di attività artistiche, culturali, sociali e destinati all’esercizio delle attività commerciali, della concessione a terzi dello Stadio Renzo Barbera, dell’attività di vigilanza su aree comunali d’intesa con il corpo di polizia municipale.

Non abbiamo mai messo in dubbio che la decisione di Orlando fosse illegittima o in malafede. Ma siamo sicuri che nella rotazione dirigenziale che ha dato vita alla nuova mappa dei vertici della burocrazia, un settore delicato come questo dovesse essere affidato ad un condannato con sentenza definitiva? Non c’era altro ufficio, circoscrizione, settore dove il signor Milani potesse essere destinato, non a contatto col pubblico, con gare, appalti, concessioni? E’ questo signor sindaco, il nodo cruciale di tutta questa vicenda. Che Livesicilia ha portato alla ribalta per un semplice motivo: siamo abituati a pubblicare le notizie, tutte. Anche quelle che non fanno piacere all’Orlando, al Lombardo o al potente di turno. E’ la nostra cifra, la nostra bussola. Il sindaco può replicare, puntualizzare, chiarire come bene ha fatto in queste ore rispondendo direttamente ai nostri lettori. Una bella pagina di democrazia. Che non deve scadere, però, in accuse infondate e offese gratuite. Un giornale dà la notizia. Chi di dovere replica. E’ la natura dell’informazione. Porre problemi alla luce del sole. Non funziona così nel mondo perfetto che tutti sognano e auspicano, salvo poi adombrarsi se la perfezione li coglie di sorpresa?


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