Riqualificazione Timpa di Leucatia|Cardello: "Avviare recupero" - Live Sicilia

Riqualificazione Timpa di Leucatia|Cardello: “Avviare recupero”

Sulla collina, dove sono stati rivenuti reperti archeologici, dominano incuria e degrado.
L'AREA A VERDE
di
2 min di lettura

CATANIA – Un’area a verde ampia e custode di reperti storici di un certo rilievo. Eppure, da decenni, si attende la riqualificazione. È la Timpa Leucatia, collina che sormonta la via Leucatia – a pochi metri dalla grotta all’interno della quale sono stati ritrovati reperti preistorici – e che da quasi dieci anni attende lavori di recupero e valorizzazione. Processo che potrebbe essere avviato a breve, non prima però di aver liberato l’area dalle sterpaglie che la mettono a rischio incendi.

https://livesicilia.it/2014/07/18/timpa-di-leucatia-un-tesoro-a-rischio/

E quanto chiede il consigliere del secondo municipio, Andrea Cardello. “Per il progetto di recupero della Timpa di Leucatia occorre avviare immediatamente un processo di bonifica dalle sterpaglie e di cura del verde che serva a prevenire eventuali incendi – afferma il consigliere che si rivolge a Palazzo degli Elefanti chiedendo di attivare “quei piani di recupero per l’enorme area verde che oggi è solo un pericolo per tutti i residenti della zona”.

Rendere il territorio più vivibile ed a misura d’uomo, l’obiettivo di Cardello che, partendo dalla mozione del presidente della circoscrizione, Ruffino, ha deciso di accendere i riflettori su questa parte della città.

“Al quartiere serve verde e infrastrutture, non discariche a cielo aperto e rischio incendi” – tuona, evidenziando come il polmone verde di via Leucatia sia “da rivalutare e proteggere, tra via Titomanlio Manzella, via Marchese e via Pietro Dell’Ova”.

Riqualificare un’area di 35 ettari con l’obiettivo ulteriore di convogliare le risorse idriche della Timpa di Leucatia e di raccoglierle in due pozzi, come già proposto anni fa, quanto chiede Cardello. “Ci chiediamo – conclude Cardello – che fine abbiamo fatto i progetti per utilizzare quest’acqua e destinarla alla cura del verde in molti altri parchi di Catania. Una richiesta a cui si va ad aggiungere anche la rivalutazione definitiva dell’acquedotto benedettino del ‘600 che oggi è escluso da tutti i circuiti turistici della città”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI