Disabilità, Benincasa nuovo garante|"Priorità la scuola post Covid" - Live Sicilia

Disabilità, Benincasa nuovo garante|”Priorità la scuola post Covid”

La nomina dell'avvocato catanese ha acceso anche qualche polemica.
LA TABELLA DI MARCIA
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CATANIA – È l’avvocato catanese Maurizio Benincasa il nuovo garante regionale della persona con disabilità.  Lo ha scelto l’assessore regionale alla famiglia Antonio Scavone che ha parlato di “una nomina di prestigio”. Benincasa è già componente dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità e dell’Osservatorio nazionale per l’inclusione scolastica presso il Miur.

Le polemiche

La nomina è stata accolta anche tra le polemiche: alcune associazioni del terzo settore hanno scritto all’esponente della giunta Musumeci dicendo che “è mancato il confronto”. “Guardi premesso che conosco a malapena chi ha espresso queste critiche – replica a LiveSicilia Benincasa –  faccio una fatica bestiale sotto il punto di vista del diritto a immaginare “inesistenti previe consultazioni” sulla nomina del Garante, basta leggere le norme, quello posso dire è che ognuno – ribatte – parla per la sua storia, la mia la conoscono moltissime famiglie e moltissime persone con disabilità che in questa giornata mi hanno riempito di parole significative di ringraziamento che mi hanno colpito, mi onorano e mi gravano di una responsabilità immensa. Per il resto sono così tante e gravose le questioni da risolvere e così delicati i bisogni delle persone con disabilità e dei loro caregiver che spero sul serio che chi oggi ha espresso critiche si rimbocchi le maniche e dia all’ Ufficio del Garante un contributo fattivo, perchè, qui c’è bisogno dell’aiuto di tutti”.

La tabella di marcia

Benincasa ha già in mente una precisa tabella di marcia. “Tra le tante priorità che ci sono da affrontare c’è la scuola – afferma il garante – a settembre inizia dopo una fase molto critica per gli alunni con disabilità, in Sicilia però c’è la questione delicatissima dell’assistenza igienico personale da affrontare che coinvolge migliaia di alunni e circa 2000 lavoratori. Io devo guardare in primis alla tutela degli alunni e di riflesso delle famiglie. Qui la prima cosa che farò, d’intesa con l’ Assessore Scavone, le associazioni, i sindacati e quella di chiedere un incontro urgente con l’ USR. So che già qualche incontro è stato realizzato, ma io non c’ero vorrei apportare quel contributo di conoscenze e competenze che mi porto dietro da anni per cercare una soluzione fattibile e tutelante per gli alunni, altrimenti temo che a settembre – aggiunge – in assenza di un piano organico che voglio capire bene. Il rischio è davvero il caos – annota Benincasa – e non c’è lo possiamo permettere dopo la lunga sosta del covid 19.

“Spendere meglio”

Per l’avvocato la Sicilia in tema di disabilità è avanti rispetto ad altre realtà. Anche se conosce molto bene i punti di debolezza da rafforzare. “Le sembrerà strano ma in molte zone del ricco Nord – Est non viene assegnato all’alunno l’assistente all’autonomia e comunicazione, soprattutto per gli alunni con disabilità neuro – cognitive. Da noi questo sarebbe inimmaginabile”, afferma. “Poi vorrei capire bene la qualità della spesa e non solo la quantità, quando devo constatare che molti Comuni o distretti non spendono le ingenti risorse regionali, allora c’è qualcosa che non va e bisogna intervenire quanto prima. Iniziamo a fare bene e spendere ancora meglio tutte le risorse che non sono poche. Le questioni sul tappeto sono davvero tante: dai tempi troppo lunghi alle liste di attesa per le terapie, con tutto ciò che questo comporta come aggravio di spesa per le famiglie, per non parlare di quelle che non possono sostenere i costi per le terapie private; la questione dell’inserimento lavorativo; della vita autonoma e indipendente; dei progetti di vita; dell’accessibilità; della de – istituzionalizzazione, del sostegno concreto al caregiver; l’assistenza domiciliare,  – dello sport – della cultura; occorre creare anche banche dati efficienti e interconnesse con i vari Comuni e/o distretti e con le Asp (i distretti  devono cambiare veste secondo me). La Regione – argomenta Benincasa – deve poter sapere con esattezza in che modo, e verso quale progetto di vita e con quali tempistiche vengono spese le risorse. L’ Ufficio del Garante sarà la casa per l’ascolto delle persone e di chi le rappresenta, se attorno a questo metodo di lavoro, che sarà costante nel tempo, nulla sarà lasciato al caso. Solo così la Sicilia – conclude – potrà essere una Regione a misura della persona con disabilità”.

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