Lampedusa, gli sbarchi e la paura|"Qui rischia di saltare tutto..." - Live Sicilia

Lampedusa, gli sbarchi e la paura|”Qui rischia di saltare tutto…”

Arrivo massiccio di persone migranti. I controlli e un sistema che regge. Fino a questo momento
INTERVISTA AL SINDACO
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2 min di lettura

“Qui rischia di saltare tutto”. E’ preoccupato, Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, ma, in forza della cronaca si ricorda soltanto la prima parte. Gli sbarchi sono ripresi in modo massiccio, ma non si erano mai fermati. E siamo nella stagione del Coronavirus che impone allerta e precauzioni, anche solo per rassicurare tutti. I controlli ci sono e non siamo all’allarme rosso. Ma, spiega il sindaco Martello, se il numero di persone migranti in arrivo aumentasse, allora…

Sindaco, sembra preoccupato.

“Beh, un po’ lo sono. Sbarcano in tanti. Fino a quando regge il sistema con gli smistamenti, reggiamo anche noi. Ma se c’è l’intasamento… Siamo arrivati fino a settecento persone nell’hotspot. Fra stasera e oggi, con i trasferimenti, rimarranno in duecento. Stanotte c’è stato un altro piccolo sbarco di una trentina di persone”.

Coronavirus, i controlli si fanno?

“Sì, si fanno. Si fanno i tamponi e finora non abbiamo riscontrato positività. Ma, ripeto, superando un certo numero, tutto può saltare, anche i controlli sanitari”.

Chi arriva?

“Quasi tutti giovani. Poche donne e praticamente nessun anziano. Al momento, il sistema funziona. Ma ci vuole poco al panico per diffondersi”.

Sono davvero in tanti?

“Sì. Alcuni, addirittura, li ho intercettati io e li ho accompagnati con la mia Vespa al centro di accoglienza. Intanto, il molo Favaloro, è di nuovo pieno di carcasse di navi. Un problema in più”.

Insomma, i guai non vi mancano.

“Qualcuno ci critica, dicendo che usiamo i migranti come forma di scambio per ottenere aiuti. Per esempio, abbiamo le marinerie del Nord Africa che vengono a pescare nelle nostre acque, nelle acque nazionali, con conseguenze per i pescatori di Lampedusa e per il nostro mare. E non basta…”.

Non basta?

“Tra Lampedusa, Lampione e la Tunisia, il mare è disseminato di imbarcazioni affondate. Chi esce rischia tanto per via dei relitti, anche di morire, a parte il disastro ambientale. Ci aggiungiamo le paure per il Covid, con le ricadute sui turisti. Se non è un’emergenza questa?”.

Il presidene Musumeci è venuto a rendersi conto di persona, con l’assessore Razza. Il governo nazionale?

“Deve prendere decisioni. Sono stato contattato dal ministro dell’Interno Lamorgese. In settimana dovremmo avere un incontro con il premier Conte a Roma”.

Cosa dirà al presidente del Consiglio?

“Che siamo una piccola Isola e che il peso di tutto non può ricadere su di noi”.


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