Errore di persona sulla rissa, arriva la scarcerazione

Errore di persona sulla rissa|Arriva la scarcerazione

Le indagini sui fatti di Mondello. Scagionato dai selfie

PALERMO – “Ero a Castelvetrano e ho le prove”, aveva detto Matteo Ameduri nel corso del suo drammatico interrogatorio. Le prove le ha raccolte l’avvocato Roberto Mangano e sono le fotografie che ritraevano il diciottenne a Castelvetrano nel giorno della rissa a Mondello, culminata nel tentato omicidio di due ragazzi di 17 anni. Il giudice per le indagini preliminari ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare. Con il parere favorevole della procura, Ameduri è stato scarcerato.

Il ragazzo si trovava agli arresti domiciliari dal 17 luglio. Gli investigatori si erano basati sul riconoscimento fotografico eseguito mostrando degli scatti ad alcuni ragazzi presenti alla rissa del 6 giugno scorso. E sono state sempre delle fotografie a scagionarlo. L’avvocato Mangano ha consegnato al giudice una serie di selfie che il giovane si era scattato con parenti e amici negli stessi orari del fattaccio di Mondello mentre si trovava a casa a Castelvetrano. I poliziotti hanno trovato traccia delle foto nel cellulare di Ameduri che è stato sequestrato. In più l’avvocato ha raccolto la testimonianza di tutte le persone che si trovavano con il giovane a Castelvetrano.

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