PALERMO – Sale la tensione a bordo della nave Open Arms, ferma di fronte al porto di Palermo. Dopo il tentativo dei 75 migranti che ieri si erano gettati in mare per raggiungere la costa a nuoto, e che sono stati recuperati dalla Guardia costiera, oggi la Ong ha annunciato in un tweet: “Siamo ancora di fronte Palermo senza poter sbarcare né avere alcuna indicazione. A bordo la sofferenza aumenta, degli ospiti e dell’equipaggio. Altre 48 persone si sono gettate in acqua”.
L’imbarcazione si trova da due giorni davanti alla costa palermitana in attesa di istruzioni e da ieri in prefettura si lavora all’accoglienza, ma il via libera allo sbarco da parte del Viminale non è ancora arrivato. Il tweet di Open Arms si conclide con l’hashtag “#Unportosicurosubito”. A bordo fino a questa mattina 188 persone, poi il nuovo tentativo da parte di altri 48 naufraghi che erano stati salvati nei giorni scorsi nelle acque del canale di Sicilia.
E intanto Oscar Camps, fondatore della Ong ‘Proactiva Open Arms’, lancia la sua accusa in un tweet: “L’Italia, pur sapendo che la situazione di Open Arms è al limite, ci abbandona a 1.500 metri da Palermo senza alcuna soluzione né informazione”. Camps, che pubblica sul social network anche un video dei migranti gettatisi in mare questa mattina, conclude: “Le sofferenze a bordo aumentano incessantemente, sia per i migranti che per l’equipaggio. Altri 48 si sono gettati in mare”.