La Finanziaria è all'Ars, gli uffici di Palazzo dei Normanni al lavoro

Tagli e accorpamenti. La Finanziaria che verrà

La manovra verrà assegnata alle commissioni per l'esame degli articoli

PALERMO – Gli uffici regionali brulicano in attesa che la il testo definitivo della manovra finanziaria 2021-2023 sia assegnato alle commissioni interessate e vada in aula. Il documento che costa di 72 articoli dovrà passare al vaglio del parlamento siciliano e approvato entro il 28 febbraio. 

Tagli e sforbiciate

La parola d’ordine è “razionalizzazione della spesa” come da accordo con lo Stato per spalmare in un arco di tempo di dieci anni un disavanzo pari a 1,7 miliardi. La manovra da  2.161 milioni di euro ha come mission dichiarata quello di ridurre alcune spese. Una delle voci che saranno ridotte è quella per il patrimonio regionale. In attuazione con l’accordo con lo Stato siglato il 14 gennaio del 2021 la giunta ha previsto una sforbiciata del 5% sui canoni di locazione passive (in tre anni) di cui si fa onere l’amministrazione regionale e le dismissioni patrimoniali a titolo oneroso per pubblico incanto dei beni non funzionali alle esigenze della pubblica amministrazione. 

La stretta su uffici ed enti regionali

Nella strategia di contenimento e razionalizzazione delle uscite rientrano le riduzioni delle spese correnti pari al 3% rispetto a quelle sostenute lo scorso anno da parte delle società partecipate regionali chiamate a predisporre un piano di rientro. Un altro strumento messo in campo  sarà quello dell’accorpamento degli uffici Urega: meno sedi con più competenze a livello territoriale. Un risparmio quantificato in 84.000,00 euro  per l’esercizio finanziario 2021 e 168.000,00 euro a decorrere dall’esercizio finanziario 2022. E non solo. Il risparmio passerà anche dal revisore unico per la revisione economica e finanziaria  di aziende ed enti regionali, fatta eccezione  per quelle sanitarie e ospedaliere. Un’altra sforbiciata, destinata a fare discutere riguarda le pensioni dei dipendenti regionali, la riduzione dei dirigenti in organico e il divieto di procedere nel triennio 2021/2023 all’assunzione a tempo indeterminato di personale dirigenziale  il passaggio di funzioni tra riscossione Sicilia e l’Agenzia delle Entrate. Di segno opposto la strategia messa in campo per il personale sanitario con le aziende ospedaliere  messe nelle condizioni di assumere  ulteriori  cinque unità di personale: il limite passa  così da quindici a venti. 

Rincari e risorse

Capitolo rincari. Pe far cassa  si ricorrerà agli aumenti dal canone per le locazioni attive e per le concessioni demaniali e patrimoniali. Confermata la presenza di un articolo per estendere i  benefici della legge regionale 3 maggio 2004, n. 7  ai figli dell’assessore Sebastiano Tusa rimasto vittima di un disastro aereo. Tagli e non solo. Tra le voci di spesa figurano otto milioni per supportare e contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni delle aree interne e tre milioni per incentivi agli artigiani, l’istituzione di un fondo destinato alle anticipazioni per favorire i lavori di manutenzione e ristrutturazione degli edifici scolastici da 10 milioni di euro e le risorse per foraggiare il comparto forestale ripescate dai fondi europei per non gravare sulle casse regionali. Spulciando il documento saltano all’occhio i 700.000,00  euro per la messa in sicurezza di immobili e di aree appartenenti al pubblico demanio marittimo regionale  e 300.000,00 euro di contributi ai comuni per la redazione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo. Altri finanziamenti  sono previsti per la redazione degli strumenti territoriali e urbanistici; inoltre il dieci per cento delle risorse derivanti dallo sbigliettamento dei Parchi archeologici andrà su un fondo ad hoc per finanziare i parchi con minori entrate. Tra le misure per rilanciare il settore turistico la giunta ha previsto la strutturazione di una rete di eventi costituita da festival e il supporto di attività per l’efficace realizzazione dei relativi eventi attraverso una spesa di circa 300000 euro in tre anni.

Monitoraggio

Un’altra parola chiave della manovra è “monitoraggio”. “Si potrà realizzare una riqualificazione strutturale con interventi orientati verso la razionalizzazione e la riduzione delle uscite correnti, nonché un incremento degli investimenti nel solco delle misure già intraprese dal governo Musumeci”, si legge nella relazione. L’accordo, essendo correlato al bilancio di previsione per i profili finanziari “delinea le azioni da porre in essere per il medesimo triennio ed in maniera più programmatica descrive gli interventi per i periodi successivi”. Per questo “il piano dovrà essere aggiornato annualmente, al fine di individuare le attività necessarie in relazione ai successivi esercizi finanziari, in un’ottica sempre di triennalità, tenendo conto anche delle risultanze degli effetti che si sono registrati in virtù delle misure di contenimento adottate nell’anno precedente”. “Su tali misure annuali verrà effettuato un confronto con il governo statale ai fini della verifica del rispetto puntuale delle previsioni dell’accordo – conclude la relazione – Non si tratta del più favorevole accordo possibile ma è quello che contiene le condizioni migliori che si sono potute ottenere dal serrato negoziato a fronte delle rigorose richieste del governo statale”. 


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