Termovalorizzatore in Sicilia, gli autonomisti frenano Musumeci - Live Sicilia

Termovalorizzatore in Sicilia, gli autonomisti frenano Musumeci

Compagnone: "No a fughe in avanti, decidiamo insieme"
RIFIUTI
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PALERMO – “Comprendiamo l’impegno del presidente Musumeci sul fronte dell’emergenza rifiuti che si protrae in Sicilia da decenni e che è drammaticamente peggiorata nel corso della sciagurata gestione Crocetta. Però il tema dei termovalorizzatori va affrontato con attenzione e prudenza. Non è possibile fare delle fughe in avanti su una decisione così delicata. Fermiamoci e ragioniamo”. Ad affermarlo è il deputato autonomista Pippo Compagnone, presidente della Commissione Europea all’Ars.

“Bisogna valutare i tempi, i costi ed i benefici che deriverebbero da una scelta simile che, di certo, non può essere portata avanti con i privati. Su questo punto siamo irremovibili – prosegue Compagnone. – Noi autonomisti siamo stati storicamente contrari al business dei termovalorizzatori affidati in gestione ai privati. Voglio ricordare a questo proposito che, grazie all’impegno del Governo Lombardo, è stata sventata la grande truffa dei 4 impianti che stavano per essere realizzati in Sicilia.”

“Siamo pronti al dialogo ma proprio per questo non possiamo accettare l’idea che il presidente della Regione abbia già deciso per tutti. Primo bisogna capire se questa scelta, che per noi rappresenta una ultima ratio, sia davvero indispensabile. Non vogliamo alzare barricate ma su questo punto Musumeci dovrà dedicare tutto il tempo necessario per convincerci, mostrando date e numeri. Solo dopo potremo cominciare a ragionare di altro, ad esempio della posizione. C’è chi pensa già a Catania ma è chiaro – precisa Compagnone – che un impianto del genere non può essere realizzato in prossimità dei grandi agglomerati urbani. Ammesso e non concesso che un termovalorizzatore vada costruito sarà necessario trovare un luogo facilmente raggiungibile da tutte e tre le grandi aree metropolitane della Sicilia, quindi preferibilmente al centro dell’isola. Ancora meglio se nel contesto di un’area industriale.”

“Per noi la strada maestra è sempre quella della raccolta differenziata, del riciclo e del riuso – conclude Compagnone – Tempo fa, a questo proposito, avevo presentato un’interrogazione parlamentare. Mi auguro, e ritengo indispensabile, che l’argomento venga trattato in Commissione Territorio e Ambiente all’ARS, per poi aprire una discussione seria e costruttiva in Parlamento”.

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