Quella foto di Musumeci e l'attacco del sindaco: scoppia il caso

Quella foto di Musumeci e l’attacco del sindaco: scoppia il caso

Contrattacco della consigliera Mileti sul caso che infuoca il Comune del Catanese.
CASTEL DI IUDICA
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CATANIA – Da goccia a scontro politico. Dai social alle pagine dei giornali.

La foto della discordia

L’istantanea che ritrae Nello Musumeci a cena con alcune persone, ripresa in una lunga diretta dal sindaco di Castel di Iudica, Ruggero Strano, si è trasformata nel gro di poche ore in accesa polemica. Alimentata dalla consigliera comunale Lorena Grazia Mileti che, in una lunga nota, vuole precisare non solo i comportamenti definiti leciti del presidente della Regione. Ma anche stigmatizzare quanto fatto pubblicamente dal sindaco Strano. Accusato dall’esponente del consiglio comunale di essere contrario al Green pass, di non aver attuato i controlli in occasione delle feste di piazza a Castel di Iudica e di avere trasformato una fotografia in un pretesto per esprimere il proprio disappunto per non essere stato invitato.

La consigliera Mileti

La difesa del presidente della Regione

“Bisogna puntualizzare che, allo stato attuale, la cena del presidente della regione sul territorio non presenta nessuna violazione. L’ordinanza del Ministero della salute non prevede divieti, distanziamenti, limite massimo di capienza ai tavoli o Green Pass per consumazioni in locali con tavoli all’aperto” – precisa, elencando le regole attualmente in vigore – la mascherina, al tavolo, non va indossata – e passando rapidamente al contrattacco.

L’affondo contro il primo cittadino

“Il sindaco, come sempre – sostiene ancora la consigliera – applica due pesi e due misure: ligio nel far rispettare le norme -anche quelle che esistono solo nella sua testa- in certi casi, ma cieco quando deve essere lui stesso o l’amministrazione a rispettarle. Proprio pochi giorni fa – continua – abbiamo infatti assistito a cene e serate del programma Iudica in Festa -organizzate e fortemente volute dal sindaco- presso il parco comunale, con maxi assembramenti senza mascherine e abbracci e selfie tra  membri dell’amministrazione e artisti vari”.

Potenziale focolaio

Mileti parla di “focolaio” di cui, però, si ha poca contezza. “Sembrerebbe – continua – che, durante una di queste serate,  presso uno stand culinario dove erano presenti alcuni consiglieri e assessori dell’amministrazione, si sia riscontrato qualche caso  positivo al Covid”. Parla di contagi per vari commensali, “dunque si pensa che da lì possa essere partito un focolaio di cui non abbiamo contezza sul numero dei contagiati, e vorremmo averne contezza. Tra l’altro alcuni membri presenti nel suddetto stand hanno partecipato tranquillamente al consiglio comunale di venerdì scorso”.

Il mancato invito

Per la consigliera, dunque, la reazione di Strano sarebbe legata al mancato invito, dal momento che lo stesso primo cittadino ha dichiarato di essere in quarantena. “Il problema erano le leggi che non sono state rispettate o la mancanza dell’invito? Delle due, una – si chiede. Prima di precisare: “In realtà – dice – il presidente della Regione è stato invitato da alcuni cittadini  e il sindaco non è stato manco preso in considerazione”,

La richiesta di scioglimento

Pone alcuni interrogativi e poi va dritta al sodo: valutare lo scioglimento del Comune. Lo scrive Mileti, nero su bianco. “Lo Strano sindaco ci ha abituati in questi anni ad importanti cadute di stile, ma ieri credo che si sia arrivati al fondo – evidenzia. Il dibattito politico nella comunità di Castel di Iudica non aveva mai toccato punti di oscenità tali. Prima un video, poi ripetuti post sui social che riprendevano vari momenti della serata, con contenuti assolutamente opinabili. Se violazione vi fosse stata in qualità di autorità sanitaria del comune avrebbe dovuto richiedere intervento delle forze dell’ordine. Perché non lo ha fatto? Ha preferito sciorinare post su Facebook con foto non autorizzate ove sono riconoscibili cittadini a cena per cercare di attirare l’attenzione dopo essere stato snobbato dal presidente della Regione. Ed è proprio al presidente Musumeci che rivolgo un appello: di attivare tutte le procedure di controllo sul funzionamento dell’Ente al fine di valutare l’ipotesi di uno scioglimento anticipato di codesta amministrazione”.


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