Ars, assistenza agli alunni disabili: il M5S presenta un disegno di legge - Live Sicilia

Ars, assistenza agli alunni disabili: il M5S presenta un disegno di legge

La proposta per mettere in ordine il settore.

PALERMO – Assistenza agli alunni disabili: il Movimento Cinquestelle presenta un disegno di legge per mettere in ordine il settore. Il testo, presentato dalla deputata Roberta Schillaci (prima firmataria) e sottoscritto da tutta la truppa pentastellata dell’Ars, mira a omogeneizzare il servizio sui territori e a pianificare per tempo le azioni necessarie per consentire agli allievi un’adeguata assistenza. 

La battaglia in Commissione

Un tema caldo di cui si è discusso nei giorni scorsi nel corso di una seduta congiunta della  quinta e della sesta commissione lasciando però un po’ di amaro in bocca. “Non è andata bene”, commenta Roberta Schillaci che sottolinea i “ritardi” accumulati anche quest’anno dalla macchina burocratica regionale. Al netto dei fondi (“esigui”) erogati agli enti locali (comuni, città metropolitane e liberi consorzi comunali) qualcosa non ha funzionato. Una situazione, di certo non nuova, che secondo i pentastellati si può tentare di risolvere alla radice: cioè mettendo ordine tra i vari regolamenti. 

Omogeneizzare i servizi sul territorio

Questa la mission del ddl, un testo di dodici articoli, che mira a creare un modello unico di gestione. “Negli anni singoli distretti  e singoli comuni con propri regolamenti hanno realizzando variegate modalità di affidamento dei servizi alla persona, diversificati per i criteri di affidamento, di aggiudicazione, per le modalità di quantificazione e di determinazioni di oneri e costi, a scapito dei principi di imparzialità, di trasparenza e di uniformità della qualità dei servizi erogati da parte della pubblica amministrazione”, argomenta Schillaci.

Linee guida disattese

“Il disegno di legge che ho presentato intende prevedere e disciplinare in maniera chiara ed univoca i servizi di assistenza all’interno delle scuole, promuovendo, accanto ai servizi statali, cure ed interventi compensativi ed aggiuntivi in grado di favorire efficacemente l’integrazione dell’alunno con disabilità”, spiega la deputata. Eppure, l’esecutivo aveva emanato delle linee guida per ovviare le criticità note che di anno in anno si ripropongono. “Il governo regionale  aveva emanato alcune linee guida per omogeneizzare  il servizio nei territori. Purtroppo  sono state disattese da alcuni enti locali, creando di fatto cittadini di serie A e di serie B, a seconda del comune di nascita.  La Regione avrebbe dovuto vigilare, ma non lo ha fatto, speriamo che lo faccia nell’immediato futuro”, continua. La parola d’ordine è “programmazione”. “Serve una pianificazione almeno triennale in grado di garantire il pieno diritto allo studio per gli allievi disabili”, spiega. Il ddl inoltre mira a “regolarizzare il lavoro delle cooperative” che garantiscono i servizi omogeneizzandone i costi sul territorio e individuando una serie di criteri volti a certificarne l’affidabilità.

Le figure professionali

Inoltre, assodato il fatto che il lavoro del solo insegnante di sostegno non basta e che il personale Ata non può svolgere determinate mansioni il testo di legge intende “prevedere e disciplinare la gestione dei servizi di assistenza all’interno della scuole, promuovendo, accanto ai servizi statali, cure ed interventi compensativi ed aggiuntivi in grado di favorire efficacemente l’integrazione dell’alunno con disabilità”. Il ddl punta all’individuazione di due figure professionali (e l’istituzione di relativo albo regionale) in grado di supportare al meglio gli alunni affetti da disabilità: l’assistente igienico-personale e quello per l’autonomia o la comunicazione. “Si tratta delle figure dell’assistente igienico – personale (altrimenti detto assistente di base) e dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione che, come lautamente affermato anche dalla giurisprudenza di legittimità, contribuiscono a far vivere meglio all’alunno disabile la quotidianità della scuola, favorendo la sua piena e fattiva integrazione sociale”, si legge nel testo. “L’assistente per l’autonomia o la comunicazione ha, difatti, il compito di facilitare, in sinergia con l’insegnante di sostegno e gli altri docenti della classe, il processo relazionale e partecipativo dell’alunno disabile durante le attività scolastiche”, chiarisce il testo. Schillaci spera che il ddl venga presto incardinato, lancia un appello trasversale chiamando a raccolta tutte le forze parlamentari. “Spero che il ddl venga sposato da tutte le forze politiche perché affronta un tema trasversale che non può lasciare indifferenti”. 


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