PALERMO- Livesicilia ha superato il tetto dei trecentomila commenti. Potremmo mettere una bandierina e piantarla qui, col vessillo sulla piantina. Internet è uno strano reame, con le sue alchimie e i suoi eserciti. Noi siamo legati al numero e ci mancherebbe altro. Nessuno può ignorare i segmenti della realtà, delle cose che servono per andare avanti e tenersi le idee, la meraviglia, la passione, badando ai fatti. Ma oltre, anzi dentro il numero ci siete voi che valete molto di più di una cifra importantissima.
Cari commentatori di Livesicilia, ogni mattina, quando scendiamo in sala macchine e avviamo la caldaia, noi pensiamo a voi. Non siete semplici lettori che è già tanto. Siete persone che vogliono partecipare, creare, condividere. Vi proponete con diversi accenti. Talvolta scrivete sgrammaticato, ma chi scrive sa, per esperienza, che nelle frettolose righe piene di strafalcioni c’è spesso più cuore, con più verità, del trattato di un professore. E non ci piace chi fa presente a un altro l’orrore di ortografia annidato e violento – confesso, per presunzione l’ho fatto anche io – perché mostra alterigia. La parola è innocente, a queste latitudini, se si permette il lusso di essere sputata fuori all’istante, col suo carico di pendenze penali nei confronti del libro di grammatica.
Cari commentatori, non è sempre facile confrontarsi con voi. Siete, in qualche caso, cattivi, esasperati, superficiali. O più spesso, per fortuna, ironici, garbati, intelligenti. E date lezioni di misura e di stile perfino a chi lavora sul campo da anni. Comunque, se siete qui è perché volete costruire qualcosa di diverso. E vi incazzate se notate chiodi storti. Dietro i trecentomila, c’è una storia, una pagina di speranza. La vostra voce resterà. Grazie.
