Enna, record nazionale di contagi: "Gravi i non vaccinati" - Live Sicilia

Enna, record nazionale di contagi: “Gravi i non vaccinati”

Anche ieri nella città siciliana si sono registrati più di cento nuovi casi. L'allarme

A Enna, nella provincia d’Italia con il più alto indice di contagi, che ha già superato la soglia dei mille “positivi”, preoccupa l’aumento progressivo e costante dei contagi. Anche ieri si sono registrati 115 nuovi positivi. In vetta alle classifiche per il dato record di 312 nuovi casi settimanali ogni 100 mila abitanti, nell’unico reparto Covid della provincia, all’ospedale Umberto I, ieri si è registrato un nuovo decesso, un settantenne proveniente da un’altra zona della Sicilia, non vaccinato. In questo modo il numero dei ricoverati in terapia intensiva – dove a regime sarebbero a disposizione otto posti, eventualmente elevabili di poco, in casi di assoluta emergenza – è sceso a cinque.

All’Umberto I, in terapia intensiva tutti non vaccinati, come l’80 per cento dei ricoveri “ordinari” per Covid

Nessuno, tra i 5 ricoverati in terapia intensiva per Covid all’ospedale Umberto I, era stato sottoposto alla somministrazione del vaccino. Non ci sono giovanissimi ma non sono tutti anziani, spiegano genericamente alcuni addetti ai lavori – vincolati da ragioni di privacy che non sarebbero normali, snocciolando dei numeri, ma che hanno una logica, considerato che si parla di cinque persone, un numero ridottissimo – ma ci sarebbero anche uomini di mezz’età. Il dato che colpisce è quello relativo ai ricoveri ordinari, perché 20 dei 45 soggetti che si trovano nel reparto sono ultrasettantenni, tutti senza vaccino. Altri tredici hanno da 20 a 59 anni. Dei 45 ricoveri ordinari, 36 non erano vaccinati. Secondo il direttore generale dell’Asp di Enna Francesco Iudica, cui abbiamo chiesto di dire la sua sulle ragioni del preoccupante aumento dei contagi in Terra ennese, “non c’è nessuna diversa ragione di quella che vale per gli altri territori: comportamenti irresponsabili e insufficiente vaccinazione della popolazione”.

I casi più preoccupanti e le multe dei carabinieri a Piazza Armerina

In provincia i casi che destano maggiore preoccupazione sono quelli della zona arancione di Barrafranca, dove un alto tasso di contagi – poche ore fa i commissari che amministrano il Comune dopo lo scioglimento per mafia hanno comunicato il dato di 276 positivi a 107 persone in quarantena – ma anche di Piazza Armerina, dove ieri si sono registrati 20 positivi in più e si è raggiunto il numero di 148. Proprio i carabinieri della compagnia di Piazza Armerina hanno svolto una raffica di controlli sul rispetto delle norme per il contenimento del virus, che hanno riguardato 111 negozi e 508 persone. A Piazza Armerina il titolare di un locale è stato sanzionato assieme a un cliente, per non aver controllato se fosse in possesso del green pass. E a Barrafranca è stato multato il cliente di un locale, entrato senza mascherina.

Il caso-Agira, il sindaco: “Rischiamo di cambiare colore”

Vi è infine il caso-Agira, una delle due “zone rosse” al tempo del lockdown, cittadina che ha pagato un tributo altissimo al Covid-19 in termini di decessi, dove ieri il sindaco Maria Greco ha ricevuto il direttore generale dell’Asp Iudica, il direttore del distretto Giuseppe Bonanno e il commissario ad acta per l’emergenza Covid Paola Pesce, assieme ai medici, per discutere di vaccinazioni. “Rischiamo di lasciare la zona bianca: con questi parametri e un eventuale aumento dei soggetti contagiati io credo che Agira cambierà di colore – ha spiegato il sindaco – perché abbiamo un numero di positivi pari a 23 e una percentuale bassa di persone vaccinate, pari al 54 per cento della popolazione. Sono parametri che destano preoccupazione”.


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