PALERMO – “Capisco che Forza Italia oggi deve recuperare visibilità. Capisco che il ricordo dei fasti del 61 a 0 provoca nostalgia e rabbia. Capisco che il linguaggio della politica sia diventato violento, ma stavolta il senatore Gibiino ha perso la misura. Espressioni come ‘lo prendiamo a schiaffi’ oppure ‘ci vorrebbe un colpo di Stato regionale’ evocano scenari pericolosissimi, soprattutto in un momento in cui il presidente Crocetta sta portando avanti una battaglia senza precedenti contro il sistema affaristico-mafioso, che da sempre ha impedito lo sviluppo e la crescita della Sicilia”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia.
“Penso – aggiunge – che con affermazioni di questo genere si stia giocando col fuoco. Il diritto alla critica non può superare i limiti. Chi guida una formazione politica deve evitare qualunque richiamo al lato peggiore della politica e della Sicilia. La democrazia ha bisogno di confronto, anche duro e serrato, idee e proposte”.
Altrettanto critico con Gibiino il deputato del Megafono Nello Di Pasquale: “Se affonda la politica non affonda Crocetta, affondano tutti i siciliani. Ed è proprio a loro che Crocetta sta dando diverse opportunità importanti. La prima è sicuramente quella di rompere con il passato, con un passato di malaffare e con una politica che non ha fatto crescere la Sicilia. Da qui si riparte e al di là delle proprie posizioni ognuno di noi si sforzi di dare i suggerimenti migliori. Solo così ci sarà un futuro per la politica, un futuro per la Sicilia, per i nostri figli, per tutti noi. Interventi come quello di Gibiino, delegittimano tutti e delegittimano lo stesso Gibiino perché non può pensare che gli elettori siciliani siano così sciocchi e così ottusi da non ricordare che Forza Italia è stata al governo di quest’isola. Forza Italia non è una novità, la conosciamo tutti, nel bene o nel male, e da tanto tempo. Lo dice chi c’è stato e in tempo se n’è andato”.
