A Catania c’è il FIC Fest |Focolaio d’Infezione Creativa

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04 Maggio 2018, 09:51

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CATANIA – E’ stato presentato lo scorso 2 maggio nella sede di Scenario Pubblico, a stampa e pubblico, il FIC Fest – Focolaio d’Infezione Creativa, festival dedicato alla coreografia emergente, fortemente voluto da Roberto Zappalà, direttore artistico del Centro Nazionale di Produzione della Danza. Nei fine settimana del 5|6 maggio e 12|13 maggio, il FIC fest ci proporrà due serata ricche di emozioni in danza accompagnate dalla musica dal vivo. Dopo averli visti danzare tante volte nelle creazioni della Compagnia Zappalà Danza, con il progetto FIC è possibile apprezzare anche in qualità di coreografi alcuni danzatori attuali e del passato della stessa compagnia che hanno contribuito allo sviluppo del linguaggio ideato da Roberto Zappalà, MoDem, – Movimento Democratico. I protagonisti e coreografi del FIC Fest 2018 sono Fernando Roldán Ferrer, Claudia Rossi Valli, Ilenia Romano, Valeria Zampardi, il Collettivo QBR (Alain El Sakhawi, Fernando Roldan Ferrer, Valeria Zampardi) e Gaetano Badalamenti, che partendo da un percorso comune proporranno ognuno un quadro coreografico declinato tramite le proprie visioni, suggestioni ed esperienze artistiche, dialogando e contaminandosi con la musica dal vivo grazie anche alla collaborazione con l’AME Associazione Musicale Etnea.

Ilenia Romano sarà infatti accompagnata dalle percussioni di Carlo Condarelli mentre gli altri coreografi realizzeranno le creazioni in stretta collaborazione con i musicisti della Piccola Orchestra Giovanile dell’Etna Jacaranda, fondata e promossa dall’AME Associazione Musicale Etnea e diretta da Puccio Castrogiovanni, rinomato virtuoso di marranzano (scacciapensieri) e cofondatore del gruppo catanese dei Lautari. Il progetto FIC, Focolaio d’infezione creativa è vincitore del “Bando 2 Nuove Opere” afferente al programma Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura (Edizione 2017) della SIAE.

La conferenza stampa si è aperta con Dario D’Agata, responsabile della programmazione a Scenario Pubblico, che ha illustrato il progetto e presentato i protagonisti, sono poi intervenuti i coreografi, Puccio Castrogiovanni e alcuni dei musicisti dell’Orchestra Jacaranda. La prima serata, dal titolo FIC 1 – in programma sabato 5 maggio alle 20.45 con replica domenica 6 maggio alle 19.30 – metterà in scena il quartetto “Le Ragazze” di Claudia Rossi Valli e il solo “Haeresis” di Fernando Roldan Ferrer.

Claudia Rossi Valli, intervenendo per prima tra i coreografi, ha spiegato come il suo lavoro Le Ragazze, tutto al femminile, sia stato sviluppato con quattro giovani interpreti e attraverso la generosità di ognuna di loro. Lo spettatore sarà invitato ad osservarle nel loro giardino privato, un Eden sospeso, un attuale dèjeuner sur l’herbe, dove le stagioni trascorrono lievi, tra confidenze e danze che s’intrecciano. Tre musiciste dell’Orchestra Jacaranda parteciperanno al lavoro con un prezioso contributo.

Fernando Roldan Ferrer invece con Haeresis (dal greco “scelta” da cui poi è derivato il termine “eresia”) realizzato insieme al danzatore Alessandro Sollima, ha lavorato sui concetti di giudizio e pregiudizio e sull’ambiguità, della condizione e scelta di accettare, di essere accettati o di rifiutare di farlo. Con la sua performance l’intenzione è quella di dare spazio al lato “eretico” di ognuno scegliendo di fare vedere al pubblico ciò che solitamente non si mostra o che non traspare.

Il secondo appuntamento è previsto il weekend successivo, sabato 12 alle 20.45 e in replica domenica 13 maggio alle 19.30. FIC 2 vedrà in scena la coreografa Ilenia Romano con “On Time #2”, la creazione del Collettivo QBR – Quei Bravi Ragazzi – “La Cité des Tiroirs” e a chiusura della serata “The fields of wonder” di Gaetano Badalamenti, coreografo palermitano residente ormai da anni nei Paesi Bassi.

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Ilenia Romano illustra con entusiasmo la sua creazione che è parte di un progetto articolato sul tempo, di cui On Time#2 rappresenta la seconda tappa. Il lavoro è realizzato insieme a Ivano La Rosa e al musicista Carlo Condarelli, che si è occupato della parte musicale ed eseguirà le musiche dal vivo alle percussioni. Da uno stato di presenza e ascolto reciproco di corpi generatori di movimento e suono si creeranno azioni, immagini, suggestioni sul (e nel) Tempo (ri)sonanti nello spazio.

Gaetano Badalamenti con The Fields of Wonder (1º studio) spiega come il progetto sia nato dall’esigenza di un’ investigazione fisica e drammaturgica sull’identità e l’identificazione. La creazione è frutto della collaborazione con Marta Galvez Moncasi, ex danzatrice del MoDem, e nell’ambito di un progetto più esteso di The Mammut Project che l’artista condivide con il fratello Guido Badalamenti.

Infine Fernando Roldan Ferrer interviene a rappresentanza del Collettivo QBR (composto dallo stesso RoldanFerrer e da Alain El Sakhawi e Valeria Zampardi) per il lavoro La cité des tiroirs. I tre artisti hanno fondato il Collettivo QBR a seguito di progetti di videodanza che hanno condiviso in residenza a Scenario Pubblico. La cité des tiroirs è il loro primo progetto coreografico, e i titolo della creazione è ispirato al nome dato da qualcuno ad un luogo, un luogo dove l’uomo potrà tornare a far parte del cosmos e della natura. Si allaccia all’intervento di Fernando Puccio Castrogiovanni, in quanto partecipe dello stesso progetto del Collettivo QBR insieme all’orchestra Jacaranda. Castrogiovanni spiega come l’Orchestra Jacaranda che lui stesso dirige, composta da giovanissimi danzatori e nata dalla volontà dell’AME Associazione Musicale Etnea, abbia già in passato collaborato a progetti coreografici di Scenario Pubblico, con un esito straordinario. Si sancisce così ancora una volta una proficua collaborazione tra Scenario Pubblico e l’Associazione Musicale Etnea, in particolare per progetti pensati per la giovane creatività.

Le domeniche del 6 e 13 maggio prevedono, inoltre, un incontro con il pubblico al termine degli spettacoli per un momento di riflessione e di scambio sui temi e le dinamiche realizzate. L’incontro si inserisce bene all’interno di una ricca giornata che vede nella mattinata di giorno 6 una tavola rotonda dal nome “Scenario Cuttigghiu” organizzata per coinvolgere diversi coreografi di origine o residenza siciliana. Una tavola rotonda che nasce dalla volontà di offrire agli artisti uno spazio, un luogo di ritrovo familiare, nel quale confrontarsi mettendo in luce le personali direzioni e i linguaggi che gli artisti che operano nel territorio siciliano stanno ricercando.

 

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