Guerra dei pass: “I consiglieri | rinuncino ai loro privilegi”

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14 Marzo 2013, 06:15

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PALERMO – Scoppia la guerra del pass a Palermo. Da un lato un nutrito gruppo di consiglieri di quartiere, dall’altro i consiglieri comunali: oggetto del contendere il pass, negato ai primi e concesso ai secondi, per camminare liberamente con la propria auto in corsia preferenziale e parcheggiare, gratuitamente, sulle strisce blu. Una prerogativa dei cinquanta inquilini di Sala delle Lapidi finita tante volte sul banco degli imputati e additata, a torto o a ragione, come “privilegio” e simbolo dell’appartenenza alla casta e che adesso un gruppo di consiglieri di circoscrizione vorrebbe eliminare.

“In un momento così difficile per la politica, abolire alcuni privilegi come il pass è non solo necessario ma anche un modo per essere ancora credibili”, dice Maurizio Li Muli, componente in quota Pd del parlamentino della Quinta circoscrizione che ieri ha bocciato le modifiche al Regolamento per il transito nelle corsie riservate e la sosta in zona limitata, proposte dalla giunta e inviate a tutte i quartieri per il parere obbligatorio. Una bocciatura arrivata anche alla Sesta circoscrizione, mentre le altre ne discuteranno solo più in là. In realtà, le modifiche riguardano altri aspetti del regolamento che nulla hanno a che fare con i consiglieri comunali come, per esempio, il permesso per gli automezzi troppo pesanti di circolare anche di giorno.

Ma la discussione sul regolamento, che riguarda anche i pass per gli inquilini di piazza Pretoria, è stata l’occasione per sollevare il tema: “Insieme ad altri consiglieri di altre circoscrizioni – spiega Li Muli – chiediamo a tutti i colleghi consiglieri comunali di non approvare il regolamento e modificarlo nella parte in cui si prevede il pass auto per le loro autovetture. In una città al collasso, l’approvazione del regolamento contenente i Pass ai consiglieri non mi pare né una priorità, né un bel segnale per Palermo”. Insieme a Li Muli, infatti, ci sono i democratici Marco Marceca della Prima circoscrizione, Dario Chinnici della Terza, Serena Potenza della Quarta e Ezio Orlando dell’Ottava, oltre a Massimiliano Giaconia della Sesta in quota “Uniti per il decentramento”.

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E dire che una proposta analoga, la scorsa estate, era arrivata dall’assessore alla Moblità Tullio Giuffrè che aveva annunciato l’intenzione della giunta di vietare i pass a consiglieri e assessori, provocando però una levata di scudi a Sala delle Lapidi. “Non credo – conclude Li Muli – che i consiglieri comunali abbiano delle urgenze tali da dover percorrere le vie cittadine nelle corsie preferenziali e sostare nelle strisce blu, a meno che non prevedano casi di urgenza sanitaria continue, anche perché per queste riteniamo sufficienti le autoambulanze della Croce Rossa. Se proprio non possono farne a meno, si facciano rilasciare il pass a titolo oneroso, come previsto per altri Enti: si tratta di un costo risibile che sicuramente ogni consigliere potrà permettersi”.

“Personalmente non ritiro il mio pass dal 2010 – replica il presidente di Sala delle Lapidi, Totò Orlando – ma l’Aula è sovrana e può decidere come crede. Se usato bene il pass può essere uno strumento utile di lavoro, che magari può essere meglio regolamentato, ma non vorrei che questa proposta sia solo una provocazione fine a se stessa”.

 

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14 Marzo 2013, 06:15

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