A Trapani come in sud Africa: | l’apartheid degli autobus

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20 Novembre 2008, 10:47

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“Bus vietati agli immigrati a Trapani”. E’ la denuncia lanciata dall’eurodeputato di Rifondazione comunista, Giusto Catania, che ha chiesto l’intervento dell’Unione Europea denunciando episodi di “intollerabile xenofobia” nel capoluogo siciliano.

Il sindaco Girolamo Fazio ed il presidente della società che gestisce i mezzi di trasporto (Atm) Riccardo Saluto hanno assicurato che “non è stato mai posto alcun problema razziale, né di colore della pelle, ma solo un problema di pericolo per la pubblica incolumità degli autisti, evidenziato dai sindacati e dagli stessi autisti denunciato”. Secondo quanto spiega l’eurodeputato, però, “le lamentele, causate dalla presenza di immigrati ubriachi, non sono mai sfociate in denunce”. L’Atm, avrebbe quindi vietato l’accesso alle persone di colore proponendo di istituire bus riservati ai migranti e presidiati a bordo dalle forze dell’ordine.

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Ma Giusto Catania ha fatto presente che “a Trapani, in località Salinagrande, c’é un centro per richiedenti asilo collegato alla città dalla linea 31 dell’autobus. E’ assurdo che l’Atm possa istituire bus riservati ai migranti e presidiati a bordo da carabinieri e poliziotti”. L’altra soluzione proposta dall’Atm è stata quella di revocare ai migranti il diritto di salire gratis sui mezzi, un’iniziativa subito bocciata perché i richiedenti asilo, che spesso non hanno neanche indumenti per coprirsi, hanno difficilmente la possibilità di acquistare i biglietti.

Ecco perché l’azienda ha pensato di lasciare all’autista la decisione su chi può salire o meno sull’autobus, a seconda del colore della pelle o dello sguardo molesto, al fine di tutelare l’immagine della città di Trapani e dei suoi cittadini.

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20 Novembre 2008, 10:47

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