Abuso d’ufficio a Sicilia e-Servizi| La prescrizione cancella l’accusa

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12 Febbraio 2020, 19:38

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PALERMO – La prescrizione spazza via l’ipotesi di abuso di ufficio. Il Tribunale di Palermo dichiara il “non doversi procedere” nei confronti di Emanuele Spampinato, ex presidente del Consiglio di amministrazione di Sicilia e-Servizi.

L’inchiesta nacque da una denuncia di Antonio Ingroia che, nominato da Rosario Crocetta prima commissario liquidatore e poi amministratore della società partecipata della Regione, lanciò la sua crociata contro “il malaffare” che lo aveva preceduto.

Anche lui, successivamente, sarebbe finito nei guai. Lo scorso ottobre la Procura di Palermo ha chiesto la condanna di Ingroia a quattro anni per l’accusa di peculato: si sarebbe appropriato di 117 mila euro, quando era liquidatore di Sicilia e-Servizi. “Sono indignato, queste accuse sono assurde – ha replicato Ingroia -. Dopo le mie denunce, e il mio lavoro per cacciare il malaffare che per anni ha rubato decine milioni di euro per l’informatica in Sicilia, l’assurdo è che l’unica persona che viene accusata è il sottoscritto, e cioè l’unico che ha bloccato lo sperpero di denaro pubblico. Ma io credo nella giustizia, e ho fiducia che alla fine la verità verrà fuori”. Il processo è vicino alla sentenza.

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Nel frattempo si chiude con un nulla di fatto la vicenda che ruotava attorno all’acquisto del sistema informativo aziendale. I fatti sono del 2009, ma furono accertati nel 2012, ed è ormai passato troppo tempo senza giungere ad un verdetto.

Secondo l’accusa, Spampinato avrebbe violato i doveri efficacia, imparzialità e trasparenza procurando un ingiusto profitto alla Agile srl. Fu questa la società che ricevette la commessa da 134 mila euro. L’imparzialità, secondo i pm, stava nel fatto che Spampinato avrebbe favorito l’impresa in quanto amico del legale rappresentante, Salvatore Finocchiaro, insieme al quale era stato membro del Consiglio di amministrazione di Etna Hitech, di cui parte parte delle azioni era detenuto proprio dalla Agile. In realtà, sempre secondo l’accusa, in realtà, il sistema informativo avrebbe potuto essere fornito da Sicilia e-Servizi Venture, socio privato della partecipata, risparmiando così i soldi. Ipotesi su cui è calata la prescrizione.

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12 Febbraio 2020, 19:38

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