04 Giugno 2014, 09:23
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ACIREALE – Dopo i nomi, arrivano le motivazioni. Michele Di Re, candidato civico sostenuto dal centrodestra a trazione Forza Italia, chiarisce i dettagli della designazione alla carica di assessore del centrista Santo Primavera e del Pd Tano Rizzo. Un’operazione che se non ha spaccato verticalmente i democratici, poco ci manca. “Ho riparlato – dichiara Di Re in conferenza stampa – con tutte le forze politiche rimaste escluse dal turno di ballottaggio e ho anche parlato con molti singoli elementi della squadra a sostegno del candidato sindaco Sebi Leonardi. Da qui – spiega – ne è nato un apparentamento con la lista Primavera. Anche la nomina di Gaetano Rizzo è frutto di questo nostro metodo: è un giornalista sportivo molto apprezzato che diventerà un punto cardine nel settore dello sport e del turismo sportivo che io tengo molto in considerazione”.
In squadra anche il forzista Salvo Licciardello, terzo neo assessore in pectore, il quale non è riuscito però a spuntarla per il Consiglio comunale. Gli altri tre componenti già indicati in campagna elettorale sono: Venera Pulvirenti, Gianfranco Di Fede e Giuseppe Calì. La compagine di Di Re si candida, quindi, ad essere una squadra plurale, o – per dirla con le sue stesse parole – “un governo di salute pubblica che possa far rinascere la città di Acireale”.
Anche Santo Primavera, già consigliere provinciale dello scudocrociato, chiarisce la ragioni della propria adesione personale all’iniziativa di Di Re: “Insomma – riferisce a LiveSicilia – è in primo luogo un candidato civico che esce dall’espressione del Gruppo dei 30. Inoltre, ha fatto delle grosse aperture al programma di Leonardi”. Concessioni sì, ma non ardite. Di Re, in fondo, il linguaggio dell’area popolare lo conosce benissimo. Nel 1994, divenendo pure consigliere comunale, ha infatti aderito all’iniziativa civica Centro Sturzo in supporto della candidatura a sindaco di Ignazio Marino. “Di Re – spiega ancora Primavera – ha impostato un’iniziativa di governo dei volenterosi. Ha aperto alla programmazione territoriale, al piano d’investimenti, il tutto guardando alla vocazione termale della città di Acireale. C’è poi in cantiere il riassetto della macchina burocratica”.
Questo sul versante programmatico. Sul piano politico – rassicura Primavera – si tratta invece di “una scelta di gruppo. Ha scelto la lista. Di fatto ci è stato chiesto un appoggio sottobanco da parte di Barbagallo. Così la lista ha voluto prendere una decisione trasparente rispetto alla città. In fondo – sottolinea – c’è da dire che Barbagallo ha chiuso le porte ad un apparentamento ufficiale. I matrimoni, fino a prova contraria, si fanno in due”.
Replica Francesco Fichera, assessore designato di Roberto Barbagallo e espressione della sinistra acese. “Escludo categoricamente che Cambiamo Acireale abbia chiesto apparentamenti formali o sottobanco a chiunque. Mi pare che Primavera, avvezzo a cambiare disinvoltamente poltrona, debba rivolgere le proprie attenzioni alla coalizione di cui oggi è sostenitore”. Il riferimento di Fichera è in direzione dell’altra designazione di Di Re, quella di Rizzo: “Il Pd, oggi, ha un assessore in giunta. Per me è l’equivalente di un accordo sottobanco. Ad Acireale lo sanno tutti. Ma molti militanti democratici, fortunatamente, sapranno come comportarsi”.
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04 Giugno 2014, 09:23