23 Luglio 2023, 16:30
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Lo scontro sulla gestione dell’aeroporto di Catania a seguito dell’incendio, divampato lo scorso 17 luglio, agita il centrodestra. Il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso interviene e parla di “situazione intollerabile”.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha già ingaggiato una battaglia con Gesap, gli replica a stretto giro: “A differenza dei ministri Crosetto e Salvini, che con grande senso delle istituzioni e spirito di servizio si sono subito adoperati per contribuire alla riapertura dell’aeroporto di Catania, dopo l’incendio che ha distrutto parte del terminal A dello scalo, c’è chi, come il ministro Adolfo Urso, preferisce alimentare sterili polemiche adombrando dubbi su carenze infrastrutturali di un sistema aeroportuale che, ricordo al ministro, sino alla vigilia dell’incidente individuava in Fontanarossa un significativo hub internazionale, sia sotto il profilo dei movimenti aerei e passeggeri, che sulla qualità dei servizi di terra”.
“Come già avvenuto in occasione della riforma sulle Camere di commercio – prosegue Schifani -, ancora una volta il ministro delle imprese e del Made in Italy, interviene in modo scomposto, più a tutela di vicende localiste che nell’interesse dell’intero popolo siciliano. Spiace constatare che lo stesso interventismo il ministro non lo abbia tempestivamente manifestato nei confronti della lobby delle compagnie aeree che ormai da mesi vessano i siciliani e i tanti turisti con tariffe da capogiro, laddove il mio governo ha inoltrato ben due ricorsi all’Antitrust ed un esposto alla procura di Roma”.
Per Schifani, “quanto accaduto a Fontanarossa impone la più ampia cooperazione e l’impegno congiunto di tutte le istituzioni, così come già dimostrato dall’assoluta sinergia tra Regione Siciliana, Enav e Aeronautica Militare, che insieme all’Ast, azienda per il trasporto pubblico della Regione, da giorni si adoperano per ridurre i disagi dei tanti passeggeri in transito nello scalo etneo. Sono certo – conclude – che la stessa sinergia istituzionale si possa e si debba ritrovare tra tutti i rappresentati del governo Meloni e quello della Regione Siciliana”.
La coordinatrice nazionale di Italia Viva, Raffaella Paita, parla di “spettacolo indecente del rimpallo di responsabilità tra Urso e Salvini sull’aeroporto di Catania” e “ci dice quanto questo governo si sia ormai avvitato nella polemica quotidiana”.
“A Catania, dopo l’incendio, lo scalo è ancora bloccato, con disagi enormi. Ma i nostri ministri non sono in grado di risolvere la situazione e si accusano a vicenda – prosegue Paita -. Ecco la vera immagine di questo esecutivo. Altro che opere sbloccate, altro che trasporti moderni. Sanno solo far polemica tra loro. La propaganda ormai non funziona più e la pazienza degli italiani sta finendo. Sparita la magia, è rimasto l’incubo di vederli all’opera così inadeguati”.
Urso controbatte così al governatore della Sicilia: “Sinceramente non capisco la reazione del presidente Schifani, cui mi lega un lungo e consolidato rapporto, essa sì davvero scomposta nei toni e nei modi, che evoca chissà quali vicende localistiche che non appartengono alle mie valutazioni. Io mi sono riferito esclusivamente alla programmazione infrastrutturale che spettava a Sac, proprio al fine di fare di Catania un Hub internazionale, e al controllo operativo di Enac”.
Il ministro delle imprese e del Made in Italy poi sottolinea: “Non mi riferivo di certo alla gestione dell’emergenza, per la quale tutti gli organi preposti, locali e di governo, hanno fatto il massimo sforzo, che andrà anch’essa valutata quando saremo tornati nella normalità”.
“E comunque ho il dovere istituzionale di far presente quali siano le gravi ricadute, immediate e nel tempo, sul sistema produttivo siciliano che al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è rivolto con dichiarazioni pubbliche – continua ancora Urso -. Per quanto riguarda le tariffe da capogiro dei voli aerei, proprio con il presidente Schifani abbiamo condiviso alcune valutazioni cercando soluzioni nei limiti delle regole europee, così come con il ministro Matteo Salvini, con cui stiamo programmando interventi di più ampio respiro. Anche in questo caso la competenza primaria è dell’Enac che solo da qualche ora, a fronte proprio dell’intervento diretto del Mimit, attraverso la rinnovata struttura del Garante dei prezzi, conferma la presenza di pratiche commerciali scorrette”.
Quindi “massima collaborazione – conclude Urso- come sempre e nessuna vis polemica. Solo volontà di risolvere i problemi in modo strutturale come abbiamo dato ampia dimostrazione proprio in Sicilia sin dall’inizio della legislatura”.
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23 Luglio 2023, 16:30