Al Palermo non serve il gong | Gilardino è il colpo dei rosa

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31 Agosto 2015, 23:12

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PALERMO – Paradossalmente, un mercato che poteva anche chiudersi prima. Il Palermo ha svolto solo ordinaria amministrazione in uscita in queste ultime ore della finestra trasferimenti estiva, lasciando di fatto immutata la rosa a disposizione di mister Iachini, che dunque chiude la propria campagna acquisti con l’arrivo in pompa magna di Alberto Gilardino. Non è arrivata la seconda punta richiesta dal tecnico e non è arrivato nemmeno l’esterno destro per tamponare l’assenza di Morganella, che almeno da oggi in poi può tornare ad essere a tutti gli effetti un giocatore del Palermo, essendo stato depositato il nuovo contratto con scadenza giugno 2018.

Con una cessione si è iniziato e con una cessione si è chiuso. Dall’addio di Paulo Dybala al prestito di Accursio Bentivegna al Como, il mercato del Palermo è stato rivoluzionario nel reparto offensivo, nel quale di vecchie facce si ritrova solamente Franco Vazquez, trattenuto alla corte di Iachini non senza fatica. Per quanto totalmente rivoluzionato, però, il reparto avanzato è stato quello che più ha tenuto in apprensione il tecnico, praticamente impossibilitato a schierare punte di ruolo nelle prime due sfide di campionato. Le ultime settimane di mercato hanno portato al colpo Gilardino e alla scommessa Djurdjevic, due elementi che andranno valutati più in là con i dovuti punti interrogativi legati a condizione fisica ed esperienza.

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Ben diversa invece la situazione in difesa, dove il campo sta dando già i primi frutti. El Kaoutari, tra incomprensioni e fughe dal ritiro, ha saputo recuperare il tempo perduto. Al di là del gol vittoria contro il Genoa, il marocchino si è subito integrato nei meccanismi della linea a tre, prendendo il posto da titolare ai danni di Andelkovic. Galloni da titolare conquistati anche dal rientrante Struna, uno degli elementi su cui il Palermo vuole puntare dopo avergli fatto fare la giusta gavetta in Serie B, discorso applicabile anche alla voce Goldaniga. A centrocampo, invece, Hiljemark e Brugman tappano quei buchi che l’anno scorso avevano portato il Palermo a non avere un sostituto di Rigoni e a giocare senza regista.

È in uscita, infine, che il Palermo ha dovuto restare attivo fino al gong. Al di là delle cessioni eccellenti di Belotti e Dybala, i rosa hanno dovuto sfoltire una rosa che pian piano va assumendo dimensioni normali, dopo annate passate a tagliare esuberi da liste di oltre trenta elementi. Solita girandola di prestiti con Makienok (Charlton), Fulignati (Trapani), Malele (Atletico Lisbona), Ngoyi (Dijon) e Petermann (Santarcangelo) coinvolti, così come Milanovic, che proprio all’ultimo giorno si è trasferito a titolo temporaneo all’Ascoli, ma per il Palermo vale quanto una cessione a titolo definitivo essendo il giocatore in scadenza di contratto. Toccata e fuga per Benali, prestato al Pescara per trovare maggiore spazio, ma soprattutto gestione quasi impeccabile degli esuberi: Di Gennaro spedito immediatamente a Cagliari, Troianiello, Viola e Della Rocca salutati a parametro zero, strada che probabilmente verrà percorsa anche da Lores. Quanto basta per chiudere positivamente anche il mercato in uscita.

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31 Agosto 2015, 23:12

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