Almaviva, stop ai trasferimenti | Ma il futuro è ancora incerto

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21 Ottobre 2016, 09:39

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PALERMO – Non sanno se esultare o essere ancora più preoccupati i 397 operatori del call center Almaviva Contact di Palermo che, per via dell’esaurimento della commessa Enel dovrebbero essere trasferiti a Rende, in Calabria. La riunione di ieri al Ministero per lo Sviluppo economico si è schiusa intorno alle 3 di notte con uno stop ai trasferimenti – l’azienda ha ritirato temporaneamente qualsiasi “azione unilaterale” – ma le notizie che arrivano da Exprivia, la società che gestirà la commessa con il colosso dell’elettricità dal 2017, non sono confortanti. Su 395 lavoratori in totale Exprivia è disponibile ad acquisirne soltanto 297 con le clausole sociali, per cui mantenendo la gestione del servizio a Palermo, ma con nuove assunzioni che ridurrebbero il livello già raggiunto dagli operatori e le relative tutele. E dopo l’esperienza dell’accordo di maggio, approvato dai sindacati senza un concreto benestare della base, oggi i lavoratori mettono la loro posizione nero su bianco sui social network: “L’applicazione delle clausole sociali senza art.18 – scrivono – è una vergogna. I lavoratori saranno sempre sotto ricatto licenziamenti”. “Exprivia ha presentato condizioni difficili, complicate, al limite dell’inaccettabile, per farsi carico dei lavoratori”, ha detto Maurizio Rosso, segretario Slc Cgil.

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“Il confronto tra le parti (Governo, Enel, Exprivia, Almaviva e Organizzazioni sindacali) – scrivono Fistel Cisl, Uilcom Uil e Slc Cgil in una nota al termine dell’incontro – è stato molto complicato e non ha prodotto un risultato che possa essere considerato pienamente soddisfacente.  L’azienda ha rinunciato ad “azioni unilaterali” almeno temporaneamente, ovvero fino a che sarà in corso la contrattazione per definire il futuro dei 397 lavoratori ex commessa Enel”. Secondo quanto riferiscono i rappresentanti dei lavoratori, il governo – ieri era presente al tavolo anche il ministro Carlo Calenda, oltre al viceministro Teresa Bellanova che segue la vertenza da mesi, ormai – “sta continuando, dietro richiesta insistente del sindacato, a pressare sull’azienda ricevente (Exprivia) per ottenere una formulazione che tenga conto del mantenimento della tutela ex art. 18”.

E mentre il tavolo è stato aggiornato a mercoledì, 26 ottobre alle 11, continuano le assemblee dei lavoratori nei siti palermitani di via Cordova e via Marcellini. Intanto stasera i lavoratori si ritroveranno alle ore 20 davanti il Teatro Santa Cecilia dove è atteso il Premier Renzi per chiedere muniti di badge e lumini, la attesa riforma del settore dei call center. “Non si tratta solo di intervenire sull’emergenza che riguarda il trasferimento dei 154 lavoratori palermitani – dice Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – ma di tutelare il futuro di un settore che a Palermo occupa ben circa 6 mila lavoratori a Palermo, garantendo le giuste regole di un mercato che non può, come fatto finora, premiare aziende che ottengono le commesse al massimo ribasso delocalizzando il lavoro e facendo pagare tutto ai propri dipendenti. Le istituzioni nazionali agiscano in questa settimana in cui i trasferimenti sono stati sospesi, non si può più rinviare il varo della riforma del settore”.

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21 Ottobre 2016, 09:39

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