Almaviva, stop ai trasferimenti | Ma il futuro è ancora incerto - Live Sicilia

Almaviva, stop ai trasferimenti | Ma il futuro è ancora incerto

Contrattazioni ancora aperte per definire le condizioni con cui applicare le clausole sociali.

PALERMO – Non sanno se esultare o essere ancora più preoccupati i 397 operatori del call center Almaviva Contact di Palermo che, per via dell’esaurimento della commessa Enel dovrebbero essere trasferiti a Rende, in Calabria. La riunione di ieri al Ministero per lo Sviluppo economico si è schiusa intorno alle 3 di notte con uno stop ai trasferimenti – l’azienda ha ritirato temporaneamente qualsiasi “azione unilaterale” – ma le notizie che arrivano da Exprivia, la società che gestirà la commessa con il colosso dell’elettricità dal 2017, non sono confortanti. Su 395 lavoratori in totale Exprivia è disponibile ad acquisirne soltanto 297 con le clausole sociali, per cui mantenendo la gestione del servizio a Palermo, ma con nuove assunzioni che ridurrebbero il livello già raggiunto dagli operatori e le relative tutele. E dopo l’esperienza dell’accordo di maggio, approvato dai sindacati senza un concreto benestare della base, oggi i lavoratori mettono la loro posizione nero su bianco sui social network: “L’applicazione delle clausole sociali senza art.18 – scrivono – è una vergogna. I lavoratori saranno sempre sotto ricatto licenziamenti”. “Exprivia ha presentato condizioni difficili, complicate, al limite dell’inaccettabile, per farsi carico dei lavoratori”, ha detto Maurizio Rosso, segretario Slc Cgil.

“Il confronto tra le parti (Governo, Enel, Exprivia, Almaviva e Organizzazioni sindacali) – scrivono Fistel Cisl, Uilcom Uil e Slc Cgil in una nota al termine dell’incontro – è stato molto complicato e non ha prodotto un risultato che possa essere considerato pienamente soddisfacente.  L’azienda ha rinunciato ad “azioni unilaterali” almeno temporaneamente, ovvero fino a che sarà in corso la contrattazione per definire il futuro dei 397 lavoratori ex commessa Enel”. Secondo quanto riferiscono i rappresentanti dei lavoratori, il governo – ieri era presente al tavolo anche il ministro Carlo Calenda, oltre al viceministro Teresa Bellanova che segue la vertenza da mesi, ormai – “sta continuando, dietro richiesta insistente del sindacato, a pressare sull’azienda ricevente (Exprivia) per ottenere una formulazione che tenga conto del mantenimento della tutela ex art. 18”.

E mentre il tavolo è stato aggiornato a mercoledì, 26 ottobre alle 11, continuano le assemblee dei lavoratori nei siti palermitani di via Cordova e via Marcellini. Intanto stasera i lavoratori si ritroveranno alle ore 20 davanti il Teatro Santa Cecilia dove è atteso il Premier Renzi per chiedere muniti di badge e lumini, la attesa riforma del settore dei call center. “Non si tratta solo di intervenire sull’emergenza che riguarda il trasferimento dei 154 lavoratori palermitani – dice Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – ma di tutelare il futuro di un settore che a Palermo occupa ben circa 6 mila lavoratori a Palermo, garantendo le giuste regole di un mercato che non può, come fatto finora, premiare aziende che ottengono le commesse al massimo ribasso delocalizzando il lavoro e facendo pagare tutto ai propri dipendenti. Le istituzioni nazionali agiscano in questa settimana in cui i trasferimenti sono stati sospesi, non si può più rinviare il varo della riforma del settore”.

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