Cronaca

Col coltello puntato alla gola sfugge allo stupratore in spiaggia

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30 Novembre 2022, 05:27

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PALERMO – Sfuggita ad un uomo che ha tentato di stuprarla in spiaggia e che poi ha riconosciuto in un confronto all’americana.

È il 3 ottobre scorso. A Palermo fa ancora caldo. Una giovane donna sceglie l’Ombelico di Venere, ad Altavilla Milicia, per fare il bagno. La spiaggia è deserta. La donna si distende sul telo. Un uomo le piomba addosso, puntandole un coltello alla gola. Prova a violentarla. Lei, che è una sportiva, riesce a svincolarsi dalla morsa. Scappa e nel frattempo “chiede a Siri” di chiamare il 112, il numero delle emergenze. Lui le strappa il telefonino, lo distrugge e si lancia all’inseguimento della preda.

La immobilizza spalle contro il muro che costeggia la spiaggia. Niente da fare, la donna ancora una volta riesce a liberarsi. L’uomo fugge. Arrivano i carabinieri. La donna è sotto choc, ma riesce a fornire alcuni dettagli. Si ricorda che quando è arrivata c’era un furgone parcheggiato sulla strada. E ricorda pure alcuni numeri di targa. Risulterà decisivo.

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Gli investigatori, coordinati dai pubblici ministeri Lorenza Turmnaturu e Umberto Puiatti, individuano un uomo. Le mostrano la foto. Lo riconosce, ma non è certa. La somiglianza c’è, ma non basta. Le indagini proseguono e si arriva ad un secondo uomo. La donna viene convocata per un incidente probatorio davanti al Gip Gregorio Balsamo. Si trova di fronte a quattro soggetti. Ne riconosce uno, stavolta con certezza assoluta. Ed è l’uomo su cui si sono concentrate le indagini.

Originario di Belmonte Mezzagno, fa il fruttivendolo e possiede un furgone dello stesso colore di quello dell’uomo visto la mattina della violenza. La sua posizione è al vaglio della magistrarura.

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30 Novembre 2022, 05:27

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