Altavilla Milicia, sfugge allo stupratore in spiaggia

Col coltello puntato alla gola sfugge allo stupratore in spiaggia

Il drammatico racconto di una donna. Individuato il presunto aggressore
L'INCHIESTA
di
0 Commenti Condividi

PALERMO – Sfuggita ad un uomo che ha tentato di stuprarla in spiaggia e che poi ha riconosciuto in un confronto all’americana.

È il 3 ottobre scorso. A Palermo fa ancora caldo. Una giovane donna sceglie l’Ombelico di Venere, ad Altavilla Milicia, per fare il bagno. La spiaggia è deserta. La donna si distende sul telo. Un uomo le piomba addosso, puntandole un coltello alla gola. Prova a violentarla. Lei, che è una sportiva, riesce a svincolarsi dalla morsa. Scappa e nel frattempo “chiede a Siri” di chiamare il 112, il numero delle emergenze. Lui le strappa il telefonino, lo distrugge e si lancia all’inseguimento della preda.

La immobilizza spalle contro il muro che costeggia la spiaggia. Niente da fare, la donna ancora una volta riesce a liberarsi. L’uomo fugge. Arrivano i carabinieri. La donna è sotto choc, ma riesce a fornire alcuni dettagli. Si ricorda che quando è arrivata c’era un furgone parcheggiato sulla strada. E ricorda pure alcuni numeri di targa. Risulterà decisivo.

Gli investigatori, coordinati dai pubblici ministeri Lorenza Turmnaturu e Umberto Puiatti, individuano un uomo. Le mostrano la foto. Lo riconosce, ma non è certa. La somiglianza c’è, ma non basta. Le indagini proseguono e si arriva ad un secondo uomo. La donna viene convocata per un incidente probatorio davanti al Gip Gregorio Balsamo. Si trova di fronte a quattro soggetti. Ne riconosce uno, stavolta con certezza assoluta. Ed è l’uomo su cui si sono concentrate le indagini.

Originario di Belmonte Mezzagno, fa il fruttivendolo e possiede un furgone dello stesso colore di quello dell’uomo visto la mattina della violenza. La sua posizione è al vaglio della magistrarura.


0 Commenti Condividi

Le nostre top news in tempo reale su Telegram: mafia, politica, inchieste giudiziarie e rivelazioni esclusive. Segui il nostro canale
UNISCITI


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI

Commenti

    Una storia raccapricciante. Speriamo che questi quattro esseri (non) umani paghino per quello che hanno fatto. Vicinanza alla famiglia della ragazza, sempre.

    che tristezza … che storia di squallore umano .. mi auguro la giustizia sia implacabile

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *