Altra batosta contro Sassari | L’Orlandina dura mezz’ora

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20 Marzo 2016, 20:44

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SASSARI – Fino alla terza sirena sembrava poter essere una partita equilibrata, ma l’Orlandina ha mollato i remi una volta presa coscienza dell’impossibilità di espugnare il PalaSerradimigni. Sul parquet dei campioni d’Italia, Capo d’Orlando regge poco meno di mezz’ora al cospetto della Dinamo Sassari, poi viene sotterrata fino a toccare il -30. Punizione oggettivamente pesante, seppur con qualche campanello d’allarme. Su tutti le venti palle perse, dato influenzato solo in parte da un finale giocato senza più motivazioni, ma anche uno Stojanovic del tutto spaesato (0/5 al tiro in quattordici minuti). Si salva il solito Boatright, autore di diciotto punti, seppur in parte. Al rientro dagli spogliatoi anche l’americano è parso sottotono, con soli tre punti realizzati nella seconda metà di gioco e con sette palle perse sul groppone. Dall’altro lato dominano Alexander e Logan, autori rispettivamente di 23 e 20 punti. E in classifica, per l’Orlandina, questa sconfitta è un passo indietro: il successo di Torino contro Trento porta la zona retrocessione a quattro punti.

Una tripla di Formenti sblocca il risultato per Sassari, ma Capo d’Orlando risponde attaccando il ferro. Jasaitis prima e Oriakhi dopo mantengono l’Orlandina sul -1 e, dopo il secondo fallo di Bowers, Boatright risponde al 7-4 di Akognon con una tripla delle sue. Dal pareggio, però, i paladini non si sbloccano. Arriva il secondo fallo anche per Oriakhi, mentre Sassari continua a bombardare: Akognon e Logan piazzano le triple del +7, Jasaitis risponde, poi Alexander mette cinque punti di fila portando il massimo vantaggio a nove lunghezze. Laquintana prima della sirena appoggia il pallone del 25-18 con cui si apre il secondo quarto. Nankivil accorcia le distanze sul -5, ma anche lui trova subito il secondo fallo e la Dinamo punisce dall’arco con Alexander e D’Ercole per il +11. Nel momento più duro del match, Di Carlo imbriglia i sardi con la zona e Boatright alza il sipario sul suo consueto show: dieci punti che riportano l’Orlandina sotto di uno, poi un fischiatissimo Basile risponde dall’arco alla tripla di Formenti e Oriakhi mette un rarissimo 2/2 in lunetta per il 36-37. Kadji in allontanamento riporta avanti Sassari, ricacciata sul -2 dalla tripla di Jasaitis. Logan in contropiede pareggia i conti, ma all’intervallo è 40-42 grazie ai liberi di Boatright.

Al rientro dagli spogliatoio, Sassari costruisce subito un parziale 5-0 che non basta però a dare sicurezze. Boatright interrompe il digiuno orlandino con una tripla e pareggia ancora i conti, ma dall’altro lato arriva un altro 5-0 immediato siglato da Stipcevic e Logan. A riportare i siciliani in carreggiata ci pensa Nicevic, trovando per due volte la mattonella giusta dalla media per il -1. La rimonta dell’Orlandina si ferma qui, con Logan che trova la seconda tripla della serata e la coppia Stipcevic-Sacchetti che in lunetta dà ai sardi il +7. Sulla terza sirena, dopo un’ingenuità di Boatright (passi a cinque secondi dalla fine) arriva anche la tripla di Alexander per il 67-57. Le troppe palle perse restano un leitmotiv anche nell’ultimo quarto e la Dinamo ne approfitta, allungando sul +15 con i liberi di Alexander e la tripla di Stipcevic. Di Carlo lancia nella mischia il redivivo Perl, il conto dei palloni gettati via tocca quota sedici, e Stipcevic allarga il divario a diciannove lunghezze. L’ambiente ostile irrita Basile, che si vede fischiare un tecnico decisamente evitabile, e a cinque minuti dalla sirena la squadra di Di Carlo molla la presa. Alla fine sarà 92-63. Il tour in trasferta inizia male per l’Orlandina.

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BANCO DI SARDEGNA SASSARI-BETALAND CAPO D’ORLANDO 92-63 (25-18, 40-42, 67-57)

SASSARI – Logan 20, Formenti 6, Akognon 9, Varnado 7, Kadji 7, Petway, Devecchi, Alexader 23, D’Ercole 3, Marconato ne, Sacchetti 4, Stipcevic 13. Allenatore: Pasquini.

ORLANDINA – Laquintana 8, Boatright 11, Jasaitis 10, Bowers, Oriakhi 6, Galipò ne, Stojanovic, Basile 5, Perl, Nicevic 10, Munafò ne, Nankivil 6. Allenatore: Di Carlo.

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20 Marzo 2016, 20:44

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