Amt, dura denuncia di FI |”Azienda al collasso”

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29 Giugno 2017, 13:46

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CATANIA – Un’azienda al collasso, un servizio inesistente e, all’orizzonte, la paventata ipotesi di una svendita. Non usano mezzi termini gli esponenti di Forza Italia che, stamani, nel corso di una partecipata conferenza stampa, hanno accusato il Comune di Catania di disinteressarsi totalmente al trasporto pubblico su gomma, in condizioni critiche. A chiedere l’intervento dell’amministrazione, l’on. Pippo Arcidiacono, coordinatore comunale di FI e dall’on. Salvo Pogliese, coordinatore provinciale ed europarlamentare di FI. Presenti inoltre l’avv. Luca Sangiorgio, vicecoordinatore comunale azzurro, l’on. Angelo Moschetto, vicecoordinatore provinciale di FI, l’on. Alfio Papale, deputato regionale di Forza Italia, il consigliere comunale di FI Riccardo Pellegrino, Giuseppe Scannella, segretario regionale Ugl trasporti, Dario Moscato e Carmelo Coppola, rispettivamente coordinatore regionale e comunale di Forza Italia Giovani.

“L’Amt è a un passo dal collasso, di fatto oggi a Catania non esiste un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome” – afferma Arcidiacono, che sottolinea come le proteste di ieri evidenzino l’assenza di visione futura della partecipata del Comune.  “Bianco non può più fare finta di nulla limitandosi a vuoti proclami che lasciano il tempo che trovano. – prosegue. L’Amt è al lumicino e non si vede nessuna prospettiva positiva per il futuro, se ancora a oggi non sono stati presentati il Piano finanziario e quello industriale dell’azienda. Ci preoccupa inoltre la nomina del nuovo Amministratore unico dell’Azienda, in conformità alla legge Madia, che ci auguriamo fortemente sia una personalità di alto profilo e lontana da qualunque situazione che possa anche solo adombrare la possibilità di un conflitto d’interessi”. 

L’eurodeputato si è invece soffermato sullo stato di salute dell’azienda, sulla mole di crediti vantati nei confronti di Comune e Regione, e sulle ipotesi di dismissione, che circolano da mesi. “E’ una voragine di 70 milioni di euro il disavanzo complessivo che sta portando al fallimento l’Amt – denuncia l’on. Salvo Pogliese – con soli 30 autobus che circolano per Catania. Mentre gli altri mezzi sono fermi nei depositi per guasti, e senza pezzi di ricambio nelle officine, comportando enormi disaggi per la cittadinanza. E Bianco, invece di preoccuparsi dei 30 milioni di euro che il Comune ancora deve all’Amt, continua a farsi fotografare alle inaugurazioni delle stazioni della metropolitana che è di esclusiva competenza del Ministero dei Trasporti… non certo merito suo. Chiediamo fortemente al Comune di Catania di assolvere ai propri debiti verso l’Amt dando un segnale finalmente d’interesse verso un servizio fondamentale per i catanesi qual è il trasporto pubblico”. 

“Nel 2019, come imposto dall’Ue e ratificato dalla Regione, l’Amt dovrà essere messa sul mercato – sottolinea Luca Sangiorgio – ed è chiaro che un’azienda in tale sofferenza economica, con gravi scarsità di mezzi e personale, non potrà che essere svenduta con tutte le conseguenze negative che ciò comporterà per la collettività”.

Nessuna ipotesi di svendita a parlare il presidente dell’Amt, Carlo Lungaro. “Ritengo l’ipotesi non percorribile – dice.Faremo la gara e arriveremo a quella data con un’azienda sana”. Lungaro assicura come dal punto di vista economico la società sia solida. “Il bilancio quest’anno – aggiunge – è stato chiuso inutile. Restano i problemi finanziari ma la Regione, grazie all’assessore Pistorio, sta per pagare i milioni che ci deve mentre, con il Comune, stiamo definendo un piano di rientro”.

La nota dei sindacati autonomi. “Dopo anni e mesi di colpevole silenzio da parte della politica locale e regionale – scrive Giovanni Lo Schiavo – sia essa di destra, di sinistra, ivi compresa, quella rappresentata anche dal movimento 5 stelle sulla triste vicenda Amt/spa, ancora oggi, assistiamo all’increscioso fatto che una città come Catania è priva di un “trasporto pubblico urbano” degno di questo nome. Le sigle autonome faisa e fast, durante tutto questo periodo di sciopero effettuato a sostegno e a salvaguardia delle sorti della Partecipata, nonché, a salvaguardia degli intetessi dei lavoratori e degli utenti, si sono viste lasciate sole da una classe politica “miope ed inconcludente” . Rimaniamo fermo al fatto che come anticipato al’Assessore Ando’, se entro la fine di questa settimana non dovesse pervenirci la convocazione, utile alla trattazione e alla definizione dell’Accordo quadro di secondo livello, tendente a “neutralizzare” l’Ordine di Servizio n . 38 / 2016″, nonché, il riconoscimento al personale di un Ticket, reso a disincentivare le giornate di malattia, Lunedi p.v. , la faisa/ cisal e la fast/confsal, proclameranno lo sciopero di 24 ore”. 

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29 Giugno 2017, 13:46

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